Come sta Lamberto Sposini oggi
09/05/2016 di Redazione
Lamberto Sposini parla con gli occhi. A cinque anni da quel maledetto 29 aprile in cui venne colpito da un’emorragia cerebrale poco prima della messa in onda de La vita in diretta, il conduttore televisivo vive una nuova vita a San Felice, ai confini di Milano. Più esattamente nel negozio di fiori che la sua ex compagna ed ex cronista di costume Sabina Donadio ha aperto da qualche mese. Fu lei a raccontare per prima il dramma dell’anchorman del Tg5, la disperata operazione chirurgica del professor Maira, il doloroso racconto che fece alla loro figlia, Matilde, ora 14enne, la riabilitazione che non finisce mai: «Lamberto è lucidissimo ma non parla. Capisce tutto ed è in grado di legare, nella sua testa, il significato alla parola, però la parola non esce, né a voce né in scrittura. Fortunatamente ha una mimica facciale notevole: con gli occhi esprime tutto» spiegò a Vanity Fair. Il Lamberto Sposini di oggi è tutto in un delicato ritratto di Chiara Maffioletti pubblicato sul Corriere della Sera, sguardo per sguardo.
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Eccolo qui:
Vive in una casa che ricorda quella in cui abitava prima, piena dei quadri di arte moderna che era solito collezionare. Vive solo, aiutato però da una persona a cui è ormai affezionato. Fa capire chiaramente che il lavoro non gli manca, eppure non c’è giornata che non inizi leggendo il giornale. Sorride quando gli si ricorda di quella volta in cui, nel pieno del panico da Aviaria, aveva deciso di mangiare in diretta tv un pezzo di pollo. Lo ha fatto per i suoi telespettatori, gli stessi che ancora oggi gli scrivono, commentano le fotografie che acconsente vengano pubblicate sul suo profilo Instagram proprio perché ama leggere le reazioni di chi non ha mai smesso di pensare a lui
La nuova vita è Sabina che sistema i fiori e Matilde che sbircia i vecchi servizi del telegiornale del papà. È Andrea, sei anni, figlio di Sabina e di suo marito Umberto Brindani. È il pizzetto, e sempre il cinema – almeno un film al giorno – e la Juventus. Le persone di San Felice che passano per un saluto, i fan che chiedono di lui, gli amici, qualcuno è rimasto qualcuno meno.
Se c’è mai qualcosa che gli ha insegnato questo suo nuovo capitolo, è imparare a lasciarsi sorprendere dalla vita. Ci sono dei quasi miracoli, come quello che gli permette di cantare. Basta sentire le musiche delle sue canzoni preferite che le parole, le stesse che altrimenti non riesce ancora a pronunciare, tornano, all’improvviso facili da ripetere. Ma anche le piccole cose vanno benissimo. Come quando si perde ad osservare un albero, con i rami mossi dal vento. O come quando si illumina davanti alla bellezza di un bambino che gioca con le bolle di sapone
Photocredit copertina V.Muttoni / FARABOLAFOTO