Quello che non torna nel racconto dell’anziano che ha sparato al ladro
21/10/2015 di Redazione
Si aggrava la posizione dell’anziano, accusato di omicidio volontario per aver ucciso un ladro che tentava di entrare in casa sua. Secondo i primi accertamenti, infatti, l’anziano non si sarebbe trovato davanti il ladro in casa come pare avrebbe detto in un primo momento. Il malvivente era infatti fuori dall’abitazione, all’interno della quale in effetti non è stato trovato sangue. Inoltre l’anziano avrebbe detto di aver preso il porto d’armi dopo numerosi furti: emergerebbe invece che lo aveva da parecchio tempo.
GLI ACCERTAMENTI
Sarebbe stato colpito frontalmente con un proiettile al cuore, mentre si trovava sulle scale esterne dell’abitazione e non era ancora entrato dentro casa, il giovane ladro ucciso da un pensionato a Vaprio d’Adda (Milano). E’ quanto emerso dalle indagini dei carabinieri coordinate dal procuratore aggiunto di Milano Alberto Nobili e dal pm Antonio Pastore. Secondo i primi accertamenti svolti dagli inquirenti il ladro rumeno 28enne ucciso da un pensionato 65enne a Vaprio D’Adda sarebbe stato colpito frontalmente con un proiettile al cuore, mentre si trovava ancora all’esterno dell’abitazione, sulle scale della villetta dello sparatore, e non era ancora entrato dentro casa.