Latina, incendio alla baraccopoli: muore un immigrato. Tra le ipotesi il rogo doloso

03/08/2017 di Redazione

È una morte atroce quella che ha incontrato ieri pomeriggio a Latina un immigrato dell’Est europeo, forse ucraino. L’uomo è stato divorato dalle fiamme divampate nella baraccopoli dove viveva con altri stranieri. Sembrava un piccolo incendio di sterpaglie come tanti altri. Il rogo si è però trasformato in tragedia. Ne parlano oggi Marco Cusumano e Giovanni Del Giaccio sul Messaggero:

Un uomo proveniente dall’Est europeo, probabilmente ucraino, è stato trovato senza vita accanto al canale delle Acque Medie, nell’immediata periferia di Latina. I vigili del fuoco, al termine delle operazioni di spegnimento, hanno notato il corpo proprio accanto al canale di fondazione. Forse l’uomo ha tentato disperatamente di fuggire dall’inferno di fuoco che aveva colpito la zona, divorando anche le baracche costruite per dare rifugio a molti senzatetto. Sarà l’autopsia a chiarire se la morte sia stata provocata dall’intossicazione per il denso fumo oppure dalle ustioni. Sono state avvertite anche delle esplosioni, quelle delle bombole di gas che erano all’interno delle case di fortuna.

INCENDIO ALLA BARACCOPOLI A LATINA, IPOTESI RAID CONTRO IMMIGRATI

Come spiega ancora il Messaggero, tra le ipotesi al vaglio degli investigatori sulle cause del rogo c’è anche quella, terribile, del blitz contro profughi. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto delle persone appiccare le fiamme e poi fuggire. Si tratta solo di testimonianze che non hanno ancora trovato conferma, che combaciano però con il racconto di altri testimoni che poco lontano dal luogo del ritrovamento del corpo senza vita hanno raccontato di aver visto persone bruciare sterpaglie. Gli investigatori dovranno stabilire se si tratta della stessa azione, se uno stesso gruppo di piromani ha agito in più punti. L’area dove è divampato l’incendio è frequentata da immigrati che vivono in condizioni di disagio. Non è escluso che sia stata organizzato un raid per colpire le baracche e anche solo spaventare gli stranieri per invitarli a lasciare la zona.

(Foto generica di un mezzo dei Vigili del Fuoco da archivio Ansa)

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