No, Laura Boldrini non si è fatta “Sarahah”
16/08/2017 di Stefania Carboni
«Buongiorno amici, stamane mi sono decisa di fare questo esperimento, vediamo che succede». La foto è quella di Laura Boldrini, il profilo sembra molto istituzionale e lancia l’uso della app “Sarahah”. Ma quella non è la pagina della presidente della Camera dei Deputati. L’account può ingannare: si chiama “Laura BoIdrini” e la I maiuscola sostituisce la l del cognome. Un fake, in piena regola, che invita gli utenti a criticare, mandare messaggi o peggio ancora insultare l’esponente che più di tutti (nella realtà e per davvero) ha denunciato la violenza sui social.
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Qualche giorno fa è stata Boldrini stessa a denunciare le continue aggressioni ricevute in rete. In un post su Facebook la terza carica dello Stato dichiarò: «Adesso basta. Il tenore di questi commenti ha superato il limite consentito. Ho deciso che d’ora in avanti farò valere i miei diritti nelle sedi opportune. Ho riflettuto a lungo se procedere o meno in questo senso, ma dopo quattro anni e mezzo di quotidiane sconcezze, minacce e messaggi violenti ho pensato che avevo il dovere di prendere questa decisione come donna, come madre e come rappresentante delle istituzioni». Adesso qualcuno si diverte a trollare gli haters boldriniani. E non sono pochi. Diverse persone cascano nella trappola dell’account fake.
«Signora se si ritiene una persona coerente accetti le critiche e gli insulti visto che lei non fa altro che insultare noi italiani con le sue sparate idiote», commenta una utente. «Boldrini facciamo un gioco…buttati da un burrone e vediamo se sai volare mortaccitua», aggiunge un altro.
L’esperimento, purtroppo, sembra ben riuscito.