Lavoro, in aumento i contratti stabili. Renzi rivendica: «Jobs Act è la strada giusta»

10/08/2015 di Redazione

Grazie alla decontribuzione fiscale per tre anni sulle assunzione a tempo indeterminato e al Jobs Act sono aumentati i lavoratori stabili nel primo trimestre del 2015. A fornire numeri incoraggianti sul lavoro è l’Inps, mostrando un aumento dei nuovi contratti di lavoro a tempo indeterminato, un andamento stabile dei contratti a termine e una riduzione di quelli di apprendistato, che calano di oltre 11mila unità.

JOBS ACT E DECONTRIBUZIONE, CRESCONO I CONTRATTI STABILI –

Nel rapporto redatto dallOsservatorio sul precariato dell’Inps si spiega come il dato riguardante i contratti stabili sia passato dal 33,6% del primo semestre 2014 al 40,8% dei sei mesi 2015. In totale, le nuove assunzioni nel periodo sono state 952.359, mentre 331.917 sono state le trasformazioni.

In crescita è quindi il numero di nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato nel settore privato (+252.177).

A rivendicare i dati è stato il premier Matteo Renzi, precisando come «i dati diffusi dall’Inps dicono che siamo sulla strada giusta contro il precariato e che il Jobs Act è un’occasione da non perdere, soprattutto per la nostra generazione».

I DATI –

Ma non solo: La differenza netta tra i nuovi rapporti di lavoro e le cessazioni (rispettivamente 2.815.242 e 2.177.002) è positiva di 638.240 unità. Nello stesso periodo dell’anno precedente è invece stata di +393.658.

Aumenta anche il lavoro full time rispetto al part time: i nuovi rapporti di lavoro a tempo pieno rappresentano il 63,4% del totale delle nuove assunzioni nei primi sei mesi del 2015. L’aumento è di 1,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2014.

(Foto da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / STRINGER)

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