Le 10 leggende metropolitane più assurde sui film famosi
16/10/2013 di Redazione
Il mondo del cinema ha generato non poche leggende metropolitane, e Mentalfloss ne svela dieci delle più famose. Pronti…
IL MAGO DI OZ – La leggenda metropolitana ritiene che la figura in ombra che penzola sia un uomo impiccato sul set. In realtà, si tratta di un uccello tropicale preso in prestito dallo zoo di Los Angeles. Nell’ultima versione in Blu-ray la produzione ha smentito ufficialmente la bufala.
TRE SCAPOLI E UN BEBÈ – Per anni si è creduta una semplice sagoma di cartone il fantasma di un ragazzo suicida. Addirittura, la fantomatica casa in cui il giovane sarebbe vissuto non è altro che un set allestito appositamente per il film.
RITORNO DAL FUTURO 2 – Dopo l’uscita del film, alcuni ragazzi credevano che gli Hoverboard fossero veri, complice una battuta del regista. Ovviamente, non ha bisogno di smentita.
IL RE LEONE – La famosissima scritta “SEX” apparsa nel cielo presa come un messaggio subliminale in realtà non è altro che “SFX”, un innocuo “Easter egg” per il team degli effetti di animazione.
POLTERGEIST – Sebbene il regista ufficiale sia Tobe Hooper, gran parte degli spettatori è convinta che si tratti di Spielberg. In realtà il contratto con la Universal Studios gli impediva di dirigere altro durante le riprese del famoso E.T., quindi si può definire solo il produttore del film.
BEN-HUR – Si dice che durante le riprese sulla biga sia accidentalmente morto un uomo e che il filmato sia stato diffuso in versione integrale contro la volontà della sua vedova. In realtà l’unico morto durante il film è stato Sam Zimbalist, un produttore del film morto di infarto sul set a soli cinquantaquattro anni.
THE DAY THE CLOWN CRIED – Il film, diretto e interpretato da Jerry Lewis, racconta la storia di un clown imprigionato in un campo razzista. Si dice che non sia mai uscito ufficialmente poiché il regista fu imbarazzato del risultato, ma in verità il contenzioso per i suoi diritti d’autore è ancora in corso. Lewis ha dovuto finanziare la pellicola di tasca propria poiché il produttore Nat Wachsberger e l’ideatore della trama O’Brien non ne avevano la possibilità. Il governo svedese sequestrò la pellicola al momento della denuncia e almeno per ora non ci rimane altro che un filmato del dietro le quinte.
THE SHINING – Le leggende metropolitane per quanto riguarda lo sbarco sulla luna sono ancora moltissime, tra cui quella che implica questo film e i “numero indizi” contenuti all’interno della pellicola. Ovviamente, il regista Stanley Kubrick non ha nulla a che fare con la NASA e con la missione Apollo 11.
MISSIONE GOLDFINGER – Questa volta la bufala è la morte di una giovane donna per asfissia, poiché tutto il suo corpo è stato coperto di vernice causando l’intasamento di tutti i pori. In realtà, questo tipo di morte è impossibile a meno che la vernice non rimanga per moltissimo tempo, e in ogni modo non si tratterebbe di asfissia.
IL MISTERO DELLA STREGA DI BLAIR – Il lungometraggio è stato presentato come un documentario, sfruttando la leggenda già esistente. È superfluo specificare che si tratta esclusivamente di un film di finzione.