Le banche più pericolose del mondo

LE PIU’ PERICOLOSE – Nessuna banca dovrà comunque immediatamente ricapitalizzarsi del 3,5%, la soglia di pericolo massima indicata dal Financial Stability Board. I nuovi requisiti di capitale dovranno essere applicati interamente, spiega l’Fsb, fra il gennaio 2016 e il gennaio 2019, iniziando dal novembre 2014. L’organismo internazionale divide gli istituti di credito in cinque categorie, a seconda dell’importanza dell’operazione. Se la prima fascia, quella del 3,5%, è vuota, la seconda è occupata dalle banche sistematicamente più pericolose in caso di crollo. Sono Citigroup, Deutsche Bank, Hsbc e JP Morgan Chase. Nella terza graduatoria, ove vige l’obbligo di una ricapitalizzazione del 2%, si trovano invece un numero inferiore di istituti, ovvero Barclays e Bnp Paribas.

MINORI RISCHI – Tolte le prime sei in testa alla graduatoria di pericolosità dei SIFIs, nelle ultime due categorie trovano spazio gli altri ventidue istituti individuati come sistemici dal Financial Stability Forum. L’1,5% di ricapitalizzazione è necessario per Bank of America, Bank of New York Mellon, Credit Suisse, Goldman Sachs, Mitsubishi, Morgan Stanley, Royal Bank of Scotland e Ubs. Nell’ultima fascia, quella dell’1%, si trovano invece, oltra alla nostra Unicredit, Bank of China, Bbva, Groupe Bpce, Crédit Agricole, Ing Bank, Mizuho, Nordea, Santander, Société Générale, Standard Chartered, State Street e Sumitomo. I nuovi requisiti di capitale dovranno essere applicati interamente, spiega l’Fsb, fra il gennaio 2016 e il gennaio 2019, iniziando dal novembre 2014.

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