Le fosse comuni in Iraq

Era un segreto di Pulcinella visto che i talebani dell’ISIS hanno diffuso ampia documentazione delle esecuzioni, ma è importante documentare senza incertezze i crimini di guerra e per questo è importante l’individuazione delle fosse comuni annunciata da HRW.

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LA DENUNCIA – Secondo Human Rights Watch sarebbero almeno 160 i cittadini iracheni, militari e no, passati per le armi dai miliziani dell’ISIS a Tikrit, quando gli jihadisti provenienti dalla Siria si sono impadroniti bravemente della città.  La cifra complessiva potrebbe arrivare a 190 e sarebbero comunque solo una frazione degli iracheni messi a morte dagli islamisti, da quando hanno varcato il confine con la Siria.

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LE TOMBE, UNA PROVA – Per ricostruire la storia di questi massacri diventa quindi fondamentale recuperare i corpi degli uccisi  e in questo caso le immagini satellitari aiutano a individuare eventuali fosse comuni. Corpi che ci sono per forza, vista l’ampia documentazione fotografica fornita dall’ISIL, nella quale si mostrano decine di prigionieri condotti sul luogo dell’esecuzione e poi uccisi una volta legate e allineati a terra.

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