Le Iene e il prete che caccia il demonio a schiaffi
25/09/2013 di Redazione
Nella puntata de le Iene andata in onda ieri sera su Italia 1, la iena Andrea Agresti si è occupato del caso di un prete esorcista che prende a ceffoni le persone che liberare dal demonio.
LE IENE E LA SEGNALAZIONE – La segnalazione è arrivata da una signora che sostiene di aver portato il proprio figlio autistico da questo prete per liberarlo dal demonio perchè il marito della donna era convinta che il bambino fosse posseduto: «mio marito era talmente convinto che ha convinto anche me. Mio marito è venuto a sapere diu n prete esorcista,m l’ha chiamato e ha preso appuntamento. La prima volta che siamo andati in chiesa il bambino era agitato e correva in su e in giu. il prete gli gridò di stare fermo, ma lui non si fermò era troppo agitato. Il prete gli tirà un ceffone talmente forte che gli girò la testa». La donna ha detto di esseris arrabbiata con il prete, il quale avrebbe ribatutto che quello non era il figlio della donna, ma Lucifero. Ciònonostante la signora ha continuato a portare suo figlio dall’esorcista per due anni, una volta a settimana, ovviamente non riscontrando nessun miglioramento nel bambino. La madre ha iniziato a insospettirsi quando il prete le ha chiesto di non andare in giro a dire che praticava gli esorcismi. Quindi, per non sbagliare, a donna si è rivolta a un prete esorcista autorizzato dalla chiesa, il quale ha detto subito che il bambino «non aveva il demonio, ma era malato».
LE IENE E I CEFFONI DEL PRETE – Agresti quindi manda un complice nella chiesa in cui opera il finto esorcista, alcune persone attendono l’arrivo dell’uomo di chiesa, tra chi diche che il prete «gli esorcismi li fa a quelli che c’hanno l’indiavolamento addosso» e chi sostiene che «lui oltre ad essere sacerdote è anche psicologo, secondo me è la persona più adatta» alla fine il santone arriva. Il complice delle iene, spacciato per uno uomo che soffre di depressione e che non dice mai una parola, viene accolto in sacrestia. Il prete inizia con il segno della croce, mette una mano sul capo del complice e per un quarto d’ora recita formule e preghiere, dopo un po’ il rito diventa un po’ più intenso, con il sacerdote, che parlando presumibilmente con il demonio in persona dice «ti romperò anche il culo, perchè, perchè, perchè devi andartene!». Per vincere il demonio però le parole non bastano e il prete inizia a prendere a ceffoni il complice di Agresti. La Iena ha poi raggiunto il sacerdote per chiedere delucidazioni sul suo metodo utilizzato durante il rito e sui ceffoni tirati alle persone “esorcizzate”, ma il prete ha negato tutto categoricamente, concludendo che «la confessione è una cosa segreta».