Le Iene e la caccia di baby prostitute su Facebook
13/02/2014 di Redazione
«Un ragazzo mi ha importunata su Facebook. Ci ha chiesto a tutte e due di avere dei rapporti con lui in cambio di un lavoro… e dei soldi». È il racconto shock di due adolescenti di 14 anni davanti alle telecamere de Le Iene mandato in onda ieri in un servizio di Matteo Viviani sui cacciatori di baby prostitute sul web.
«150 EURO E VIENI A LETTO CON ME» – Le giovani, assidue frequentatrici dei social network, hanno raccontato della loro esperienza sul web e di numerosi contatti ricevuti da persone in realtà mai conosciute. «Questo mi ha scritto quanti anni avevo e non conoscendolo gli ho detto di levarsi!», ha spiegato ad esempio una delle ragazze davanti al pc parlando delle decine di messaggi provenienti da profili fake. «Magari mi sento aggredita, oppure mi fanno domande che non vanno bene…». E spesso a farsi avanti sono maggiorenni che avanzano proposte allettanti in cambio di rapporti sessuali. «Questo – spiega una delle due ragazze indicando un utente Facebook adulto – mi ha fatto una proposta in cambio di un lavoro pagato 70 euro… E una mia grande amica ha ricevuto la stessa proposta dalla stessa persona». «Lui – spiega l’altra adolescente – mi dice appunto che aveva questo bar… e mi voleva lì come barista… però dovevo avere dei rapporti sessuali con lui». Si tratterebbe di una proposta molto esplicita: «Ciao! Verresti – recita uno dei messaggi – con me in cambio di un lavoro pagato 70 euro al giorno?». Ma ancora, dopo una lunga conversazione, all’ennesimo rfiuto: «Se no vuoi lavorare ti dò 150 euro e vieni a letto con me!».
«NON AVEVO INTENZIONE DI FARE UNA COSA DEL GENERE» – La chat continua anche davanti alle telecamere delle Iene, che scoprono si tratta di un 23enne e che decidono di incontrarlo. All’incontro con il giovane, che vanta sul social amicizia con tante adolescenti, si presenta Matteo Viviani. Il ragazzo parla di «provocazioni». «Non avevo mai intenzione di fare una cosa del genere», afferma riferendosi alla questione dei soldi offerti in cambio di sesso. «Non lo so, quel giorno mi era girato così, era un momento così…», dice. E ammette di aver fatto la stessa proposta a 50 o 60 ragazzine, delle quali non avrebbe conosciuto però l’età. «Non l’avrei fatto!», risponde il ragazzo quando Viviani gli chiede cosa sarebbe successo se una 14enne avesse accettato. «Non interessa neanche a me andare con una perché la sto pagando». «L’ho fatto per rompere un po’. Era più provocazione che altro». E l’istigazione alla prostituzione di un minore? Il giovane dice di sapere che si tratta di un reato penale. Ma dice: «Ok, però non mi avreste mai beccato in flagrante perché non l’avrei fatto!». E si giustifica: «Non ci ho pensato alla galera, ci ho pensato dopo».
LO PSICOLOGO – Poi si passa al suo profilo psicologico. Le Iene connettendosi all’account del 23enne scoprono decide di messaggi simili a quelle inviati alle due 14enni intervistate. Sarebbero decine le ragazze contattate con proposte indecenti. A quel punto il giovane racconta di essere stato uno zimbello in classe. Di essere stato deriso dai compagni per anni. Poi ammette di avere un problema. Decide quindi di accettare la proposta delle Iene di farsi accompagnare da uno psicologo. «Sono alcuni mesi – spiega Viviani presentando il 23enne alla dottoressa – che tramite Facebook invia dei messaggini a delle ragazze molto piccole… Si prala di tredici, quattordici anni… proponendo loro soldi in cambio di sesso… sembra che non riesca a smettere e sembra che probabilmente non capisca bene la gravità di quello che sta facendo». «Possiamo fare una chiacchierata insieme io e lui – dice la dottoressa -. Dopo di che possiamo vedere qual è il tipo di percorso più adatto che ci può essere per il ragazzo». «Ok», la risposta del ragazzo.
(Fonte immagini: Le Iene / Italiauno / Mediaset)