Le Iene in tribunale per le finte interviste (che erano vere)
01/10/2014 di Redazione
Urbano Cairo contro Le Iene. Inizierà il 9 dicembre a Milano il processo che vede imputati il direttore di Italia 1 Luca Tiraboschi, l’autore del programma Davide Parenti e la “Iena” Filippo Roma, accusati di diffamazione per aver dubitato della veridicità di alcune interviste pubblicate su due periodici del gruppo Cairo: Diva e Donna e Settimanale Nuovo. Insieme a Tiraboschi, Parenti e Roma sono imputati con la medesima accusa anche quattro volti noti dello showbiz italiano: Elenoire Casalegno, Vanessa Incontrada e Anna Tatangelo con il compagno Gigi D’Alessio.
LE INTERVISTE AI VIP DI FILIPPO ROMA – Secondo quanto riportato da La Repubblica, all’origine della questione ci sarebbero le interviste realizzate da Roma ai personaggi sopracitati, interviste contenute in tre diverse puntate andate in onda tra gennaio e febbraio 2013, nelle quali i quattro vip avevano sostanzialmente affermato come le due riviste avessero pubblicato indiscrezioni inventate sul proprio conto. Cairo non ha gradito, e ha querelato sia Le Iene che i protagonisti di quelle interviste. Dalla sua parte l’editore ha le registrazioni delle dichiarazioni che i vip avrebbero rilasciato ai giornalisti di Diva e Donna e Nuovo, che ora saranno parte integrante del processo dopo il rinvio a giudizio stabilità dal gup milanese Sofia Fioretta.
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LE IENE NEI GUAI – Non è tutto. Filippo Roma dovrà rispondere anche del reato di sostituzione di persona: per riuscire a ottenere un colloquio con il direttore di Settimanale Nuovo, Riccardo Signoretti, il giornalista avrebbe inviato una mail dicendo di essere tal Greta Coccini, risultata poi inesistente durante le successive indagini. Una bella gatta da pelare per i programma di Parenti, anche se da Mediaset arriva solo un commento laconico: «Con le Iene capita, ci siamo abituati».
(Photocredit copertina: LaPresse/Marco Cantile)