Lea Di Leo: la pornostar e il senatore

La pornostar Lea Di Leo e la storia dei ricatti ai vip scaturiti dal suo libro di memorie (LEGGI QUI) sembra offrire sempre nuovi rivoli d’indagine. Il cattivissimo Corriere della Sera ha sentito ieri Mario Baldassarri, senatore Fli citato nel libro di Sonia Faccio:

«Sono a New York, la sento male…». Senatore Mario Baldassarri, mai conosciuta una certa Lea di Leo, ex pornostar e regina delle hot line, detta anche lady 899? «Mai conosciuta! ». Senatore, ha capito il nome? Stiamo parlando di una bionda sulla trentina, formosa e dai costumi sessuali creativi. Questa signora cita il suo nome («Quale nome? Accidenti, sento male…». «Il suo, senatore Baldassarri ») in un libro, diciamo così, di memorie erotiche: molto autobiografico e molto movimentato, nel senso che la signorina è sempre presente e molto attiva, ma cambiano in continuazione, in questo gioioso incontro di corpi, i partner e spesso anche le modalità delle effusioni. Il libro, senatore, è stato scritto in due versioni (una con le iniziali dei nomi e l’altra completa), ma non èmai stato pubblicato. In compenso, il presidente e il direttore della casa editrice Imart (Giuseppe Aleci, 36 anni, e Gaspare Richichi, 28) sono sotto processo a Marsala con l’accusa di tentata estorsione: avrebbero ricattato una trentina di vip (tra calciatori e attori), chiedendo dai 10 ai 40 mila euro per cancellare dal libro nomi e dettagli scottanti. Per farla breve: la signorina è parte lesa (fu lei a denunciare l’editore quando venne a sapere, grazie al programma «Le Iene», l’uso che veniva fatto della sua opera), i presunti ricattati sono le vittime e la storia sta facendo il giro di bar e barbieri. Senatore, la signorina Di Leo, al secolo Sonia Faccio, ha fatto anche il suo nome in aula. «Se è così, la querelo!!»: si scalda il parlamentare, 66 anni, in squadra con i finiani, ex viceministro dell’Economia e ora presidente della commissione Finanze. Tutto inventato? «Di vero c’è che 2 anni fa venni chiamato dai giudici di Trapani che mi chiesero se avevo ricevuto pressioni dalla casa editrice Imart e se conoscevo la Di Leo. Rimasi allibito, era una storia che non stava in piedi… »

La storia finirà qui?

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