«Ecco com’è innamorarsi di una donna che non esiste»: l’incredibile storia di Leah Palmer
25/05/2015 di Valentina Spotti
Ogni volta che organizzavamo per incontrarci, c’era sempre una scusa. Per via della sua carriera nel mondo della moda, diceva di avere sempre molto da fare. Poi giocava la carta dei sentimenti, parlando della morte di suo fratello o di altre tragedie famigliari. Io le davo il beneficio del dubbio.
Su BuzzFeed, Patrick Smith racconta una storia degna di Catfish, il popolare programma – in onda anche in Italia su MTV – che descrive la personale odissea di persone che sono state letteralmente truffate su Internet da parte di individui che per mesi, o talvolta addirittura anni, si spacciano per ciò che non sono. Il protagonista di questa storia si chiama Justin [nome di fantasia, NdR.] e il suo racconto comincia con l’incontro con Leah Palmer, una avvenente ragazza conosciuta su Instagram.
JUSTIN E LEAH –
Justin e Leah si conoscono nel luglio 2012: dopo un contatto quasi casuale i due cominciano a sentirsi sempre più spesso, su Twitter, quei contatti diventano un flirt. I due si sentono regolarmente al telefono e su Skype – ma mai videochiamate, visto che la ragazza adduce a noiosi e irrisolvibili problemi tecnici. Racconta Justin:
Sapevo che qualcosa non quadrava. Ma aveva sempre una scusa plausibile e sapeva coprire bene le proprie tracce e, allo stesso tempo, si mostrava “reale”: mi faceva parlare con i suoi amici, quando diceva di essere fuori per lavoro ricevevo chiamate dall’estero, dimostrava di conoscere bene il mondo della moda, pubblicava cose sui social media. Ovviamente il fatto di non riuscire a incontrarla dal vivo mi ha fatto più volte suonare un campanello d’allarme.
Ma si sa. L’amore, talvolta, annebbia la ragione. Così Justin e Leah continuano la loro “relazione ” virtuale, diventando sempre più intimi senza però essersi mai incontrati di persona. La situazione continua così per mesi, anni. Fino a quando, nel gennaio scorso, Justin riceve un messaggio piuttosto inquietante da parte di una donna di nome Ruth Palmer:
Non so con chi tu abbia parlato, ma penso che dovresti farmi una telefonata.
LEAH O RUTH? –
Il messaggio è accompagnato da una foto. Una foto di Ruth Palmer che, sorprendentemente, si scopre essere Leah Palmer. Così, tutta la storia viene allo scoperto: Ruth Palmer, 25 anni, lavora come account per una multinazionale. Originaria di Brighton, ora vive a Dubai con suo marito. È bella, felice e ha molti amici. Ruth ha quel tipo di vita che tutti vorrebbero avere. Finché qualcuno, a sua insaputa, non ha deciso di “rubargliela”. Tra il 2012 e il 2015 qualcuno ha rubato oltre 900 foto dall’account Instagram di Ruth, e le ha ripubblicate con il nome di Leah Palmer, inventandosi un personaggio che, di fatto, non esisteva. Leah aveva un profilo su Facebook, un account su Twitter e anche un profilo su Tinder, tutti creati usando le foto di Ruth e, di fatto, vivendo la sua vita. Quest’ultima non ha mai sospettato nulla fino a quando, una sera dello scorso gennaio, un suo amico dei tempi dell’università le ha detto:
Hai visto questa tua foto su Instagram? Sei tu, ma a nome di una persona che si fa chiamare Leah
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UNA VITA RUBATA –
Inizialmente Ruth non dà dato troppo peso alla cosa, convinta che si trattasse semplicemente di una persona un po’ “strana”, come ce ne sono tante su Internet. Ma il suo amico insiste perché lei approfondisca la questione e solo allora scopre la verità: non si trattava solo di qualche foto rubata: qualcuno stava rubando una parte della sua vita. A quel punto Ruth chiede a Instagram di chiudere l’account di Leah ma, dopo qualche giorno, quello ricompare. Ruth decide allora di andare alla polizia ma non ottiene nulla: al di là di una palese violazione del copyright, quello che faceva “Leah” non era illegale. Per tre anni, la vita di Ruth è diventata una fantasia parallela nella mente di “Leah”: i suoi viaggi di lavoro, le uscite con gli amici, diventate parte dell’esperienza di un’altra persona. Dice Ruth:
In molti mi hanno detto che è stata colpa mia, perché ho pubblicato online le mie foto. Ma a cosa servono i social media se non a condividere online la tua esperienza? Non dovrebbero fare in modo che siano sicuri?
CHI È LEAH PALMER? –
Ma la domanda è un’altra: chi è Leah Palmer? Secondo le tante persone coinvolte in questa storia, dietro al personaggio di Leah potrebbe esserci una giovane donna, che con tutta probabilità avrebbe preso a modello Ruth, volendo essere lei al punto di “diventare lei”. Ironia della sorte, Leah Palmer sembra avere più successo di Ruth Palmer:
Ha più amici di me: ha duemila follower su Twitter, mentre io non so nemmeno come si usa. Ci sarebbe da ridere di questa cosa.
La vera identità di “Leah Palmer” rimane avvolta dal mistero: tutti i suoi profili sono stati chiusi, rimossi o resi privati. E Justin, ancora, rimane con l’angosciante dubbio di non sapere chi sia in realtà la persona con cui ha parlato ogni giorno per tre anni – e di cui ha finito per innamorarsi.
(Photocredit copertina: Instagram via BuzzFeed)