Legge di Stabilità, in arrivo un piano per il Sud da 10 miliardi
12/10/2015 di Redazione
La legge di Stabilità arriverà giovedì in Consiglio dei Ministri per l’approvazione e conterrà un piano per il Sud da 10 miliardi di euro. Nel disegno di legge le misure per le aree più in difficoltà del Paese riguarderanno soprattutto investimenti sulle infrastrutture. Scrive Lorenzo Salvia sul Corriere della Sera:
L’intervento avrà un valore complessivo di circa 10 miliardi di euro. Di cui 3 miliardi sono risorse nuove, liberate dalla cosiddetta clausola per gli investimenti che dovrebbe avere il via libera da Bruxelles. Mentre gli altri 7 arrivano dallo sblocco e dalla parziale riprogrammazione di stanziamenti già previsti ma finora utilizzati in parte. Le risorse saranno utilizzate in gran parte per le opere previste dai patti che il governo e le Regioni del Sud stanno chiudendo in queste settimane. Ci sono l’alta velocità ferroviaria tra Napoli e Bari, quella fra Salerno e Reggio Calabria, c’è l’autostrada Messina-Catania-Palermo. Ci sono il porto di Gioia Tauro e quello di Taranto. Più complessa, invece, la partita sugli incentivi per le imprese che potrebbero essere concentrati nel Mezzogiorno. La decisione finale potrebbe arrivare oggi, con una serie di incontri in programma per sciogliere gli ultimi nodi dell’intero disegno di legge di Stabilità.
Con buona probabilità con la manovra finanziaria sarà archiviata l’idea di prolungare solo nelle Regioni del Sud gli sconti sui contributi per i nuovi contratti a tempo indeterminato. Dal 2016 gli sconti dureranno due anni invece dei tre attuali, con un tetto di 4 mila euro invece che di 8 mila. L’andamento a scalare dovrebbe riguardare tutto il territorio nazionale. Possibile che sia valida solo per il Sud il taglio dell’Ires.
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Sicuramente rinviata è infine la flessibilità sulle pensioni. A che tempo che fa il premier Matteo Renzi ha dichiarato: «Non abbiamo ancora trovato la soluzione per consentire di andare in pensione un paio d’anni prima». La soluzione dovrebbe dunque arrivare «entro il 2016».
(Foto di copertina: ANSA / GIUSEPPE LAMI)