Legge di Stabilità e giochi, spunta la sanatoria per i punti scommesse
23/12/2014 di Redazione
Legalizzare migliaia di negozi di scommesse privi di concessione statale ai quali verrebbe offerta «una opportunità di redenzione nella direzione del circuito ufficiale e legale di raccolta di scommesse». È una delle novità della nuova legge di Stabilità spuntata tra gli emendamenti presentati al Senato. Si tratta di una grande sanatoria per favorire i giochi e il Fisco che riguarderebbe circa 7mila punti di raccolta delle puntate. Questi negozi raccolgono circa 2,5 miliardi e mezzo di euro l’anno di scommesse contro i 3,7 di quelli regolari. Ne parla oggi Sergio Rizzo sul Corriere della Sera.
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GIOCHI E SANATORIE, 7MILA PUNTI SCOMMESSE NON IN REGOLA – Entro la fine del prossimo mese di gennaio i titolari delle attività non in regola dovrebbero pagare una sorta di tassa d’ingresso, accedendo così al sistema alla luce del sole:
La questione ha almeno una decina d’anni e non è mai stata risolta: nasce da una serie di ricorsi presentati a Bruxelles da soggetti che si ritenevano discriminati, e per questo hanno ritenuto di poter operare anche senza aver ottenuto (ma neppure chiesto) la prevista autorizzazione. Parliamo di un fenomeno che negli anni ha raggiunto proporzioni enormi, se si pensa che il volume delle scommesse raccolte da costoro è dell’ordine di 2 miliardi e mezzo l’anno contro i 3,7 miliardi dei negozi regolari: semplicemente astronomica l’evasione fiscale connessa a questo sistema parallelo. La relazione tecnica quantifica lo stima in circa 7mila punti, a fronte dei 7.400 legali, distribuiti sull’intero territorio nazionale.
A quanto si apprende questo tipo di sanatoria riguarda agenzie di scommesse localizzate soprattutto nelle aree urbane, e nelle regioni meridionali. E gli accertamenti finora effettuati avrebbero innescato forme di intimidazione nei confronti dei dirigenti dell’Agenzia dei Monopoli e dei finanzieri incaricati dei controlli e del recupero delle imposte non pagate.
GIOCHI E SANATORIE, IL «SOSTEGNO ALL’OFFERTA DI GIOCO» – Un’altro emendamento alla legge di Stabilità, come spiega ancora Rizzo sul Corriere, riguarderebbe invece la società concessionaria Sisal, con l’obietivo di rianimare il Superenalotto, che vive un momento di crisi.
La ragione è che si vince troppo poco in rapporto con altri giochi d’azzardo. Per metterci una pezza non resta che consentire di aumentare la percentuale di vincita con, testuale, «l’adozione di ogni misura utile di sostegno della offerta di gioco». Interventi che però potrebbero anche avere ripercussioni sul gettito erariale: in un senso positivo, ma come pure nel senso opposto.
(Foto di copertina di Gennaro Manzo da archivio LaPresse)