La lettera a Paola Regeni della mamma di un ragazzo scomparso in Egitto nel 2013
07/04/2016 di Redazione
La mamma di un ragazzo scomparso in Egitto nel 2013, Amr Ibrahim Metwalli, ha scritto una commovente lettera a Paola Regeni, la mamma di Giulio Regeni, il ricercatore di Fiumicello scomparso e poi trovato senza vita al Cairo lo scorso 3 febbraio con evidenti segni di tortura.
LA LETTERA A PAOLA REGENI: «TI INVIDIO PER IL CORAGGIO»
Nella missiva (tradotta in italiano da Farid Adly e pubblicata oggi sul Corriere della Sera) la donna esprime ammirazione per il coraggio della denuncia di Paola e racconta il dolore per l’impossibilità di vedere suo figlio:
Cara Paola Regeni,
sono passati mille giorni dal rapimento di mio figlio, Amr Ibrahim Metwalli, che è stato nascosto nelle carceri del potere egiziano. Ho ascoltato le tue parole, mentre chiedevi giustizia (il termine può essere anche tradotto con «vendetta», ndr) nei confronti degli assassini di tuo figlio Giulio in terra d’Egitto.
Sentivo dentro di me il dolore che portavi addosso, che è simile a quello che io vivo da mille giorni. Ti faccio le condoglianze per la perdita di tuo figlio, in questo modo orrendo e atroce, disumano. Condivido la tristezza e l’amarezza. Malgrado tutto questo, ti invidio per questo coraggio nel presentare le tue richieste determinate, ti invidio questo interesse del tuo governo per la causa di tuo figlio e, scusami, ti invidio per aver potuto rivedere tuo figlio, anche se questo incontro è stato tragico. Tu almeno l’hai rivisto e hai avuto una certezza, hai conosciuto il suo destino e la tua angoscia si diraderà con il corso della giustizia contro i suoi assassini.
Io e mille altre madri egiziane vorremmo rivedere i nostri figli, anche se fossero avvolti in un vestito bianco, macchiato del loro stesso sangue, anche se fossero presentati alla Procura con il volto tumefatto dalla tortura subita e anche se li vedessimo condotti all’impiccagione… Ma almeno vorremmo rivederli.
LA LETTERA A PAOLA REGENI: «LA VERITÀ PORTERÀ A NOI I NOSTRI FIGLI»
Nella lettera a Paola Regeni la mamma di Amr Ibrahim Metwalli eprime anche la vicinanza di una donna che ha vissuto lo stesso dolore:
Signora Regeni,
io e altre centinaia di mamme egiziane ti diciamo che i nostri cuori sono con te, ti esprimiamo le nostre condoglianze e siamo al tuo fianco, le nostre mani stringono le tue…
È tutto quello che possiamo fare, ti diciamo che la causa di tuo figlio è la nostra e ti diciamo anche che la causa dei nostri figli è nelle tue mani. La scoperta della verità nella causa di Giulio riporterà a noi i nostri figli e i nostri diritti. E ti diciamo anche che i nostri cuori si calmeranno soltanto quando tu e la tua famiglia otterrete giustizia.
(Immagine di copertina: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)