Cari amici di Libero: ecco la differenza fra Adele e voi
24/03/2016 di Redazione
Oggi Libero in prima pagina supera decisamente tutto quello che avevamo letto fino a oggi su terrorismo e terroristi e infila una perla geniale destinata a rimanere negli annali del giornalismo. Succede che ieri Adele durante un concerto abbia apostrofato i terroristi con un sonoro “bastardi”.
“Siamo qui per lo stesso motivo: voi perché volete sentirmi cantare e io per cantare per voi. Siamo tutti uniti. Siamo migliori di quei bastardi. Andate al Diavolo”
Queste le parole della cantante. Oggi, appunto, Libero in prima pagina chiosa così
Uno dice: ok, magari scherzano, non possono pensarlo veramente, andiamo a leggere l’articolo. Andiamoci:
Dove l’abbiamo già sentita questa parolina? Ah già. Era contenuta in un articolo di Liberto uscito dopo l’ennesima carneficina ad opera di soldati del Califfato Islamico. Per via di quella parola, contro di noi si è scatenato l’inferno. In questi mesi siamo stati accusati delle peggiori nefandezze, di cui l’islamofobia è forse la meno grave.
Niente. Proprio non ci arrivano. Andiamo per disegnini. Questa era la copertina di Libero dopo gli attentati di Parigi
Cosa c’è di diverso? Bravi! Dopo bastardi c’è scritto “islamici”. Adele non ha mai detto “bastardi islamici”. Quindi suppongo che ora sia chiaro perché Libero è stato “attaccato e accusato delle peggiori nefandezze” e di islamofobia e Adele no. Se non lo capite adesso, penso che nemmeno con i disegnini ce la possiamo fare.