«Lilli Gruber tornerà entro fine mese»
08/10/2014 di Valentina Spotti
Lilli Gruber tornerà sugli schermi di La7 entro la fine del mese. È quanto ha annunciato Urbano Cairo in persona nel corso di un’intervista per Il Giornale, pubblicata oggi. La giornalista altoatesina è infatti assente da Otto e Mezzo da quasi un mese, ufficialmente a causa di un problema di salute che le avrebbe causato un «abbassamento di voce». Nel frattempo, Giovanni Floris ha preso il suo posto alla conduzione della striscia quotidiana di approfondimento politico, abbandonando il suo nuovo DiciannovEquaranta che è stato temporaneamente sospeso.
TORNA LILLI GRUBER: E FLORIS? – Nel corso dell’intervista rilasciata a Maurizio Caverzan, Cairo è tornato sulla questione come aveva già fatto due volte nelle ultime settimane: la prima per mettere a tacere la “dietrologia” sull’improvvisa sparizione di Lilli Gruber – che i rumor avrebbero visto furiosa con La7 per l’arrivo di Floris e forse addirittura in trattative per tornare in Rai – la seconda per rassicurare i telespettatori sulla convalescenza della giornalista, pronta a tornare sul piccolo schermo «nel giro di qualche settimana». Solo oggi il patron di La7 riesce a essere più preciso, stimando il ritorno della Gruber per fine ottobre e, allo stesso tempo, annunciando «possibili evoluzioni» per DiciannovEquaranta di Floris, temporaneamente sospeso per permettere al neo-acquisto di fare “supplenza” a Otto e Mezzo:
«Sono contento che Lilli Gruber, alla quale faccio in bocca al lupo per la convalescenza, tornerà entro fine mese. Su diciannovEquaranta stiamo ragionando per vedere le sue possibili evoluzioni. Voglio consentire a Floris di esprimersi non solo con diMartedì ».
LE «POSSIBILI EVOLUZIONI» DI DICIANNOVEQUARANTA – Una cosa sembra certa: qualcosa cambierà. Per lo meno per DiciannovEquaranta, la striscia quotidiana di Floris che, come ben sappiamo, non ha avuto una “partenza sprint”, per lo meno non in termini di ascolti. Cairo, però, è intenzionato a dare una seconda possibilità alla striscia quotidiana di Floris, anche a costo di rimaneggiare il programma con le cosiddette «possibili evoluzioni»:
« DiciannovEquaranta ha avuto due settimane di messa in onda. Costruire un’abitudine televisiva in una fascia di ascolto nuova è impegno di lungo periodo».
«FELICE PER FLORIS» – E quando Caverzan gli chiede se per caso si fosse «pentito» di aver ingaggiato Floris, Cairo risponde parlando anche di DiMartedì, il talk show concorrente di Ballarò che dopo un inizio piuttosto zoppicante starebbe lentamente risalendo la china:
Ne sono felice. Giovanni Floris è brillante giornalista, conduttore, uomo di televisione che sono sicuro farà benissimo, come sta già dimostrando alla conduzione di Otto e mezzo temporaneamente al posto di Lilli Gruber e con diMartedì , un programma di qualità, che sta guadagnando consensi strada facendo.
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CRISI DEI TALK SHOW – E la crisi dei talk show, annunciata dagli ascolti al ribasso registrati da quasi tutti i programmi di approfondimento politico e poi letteralmente dichiarata da Michele Santoro che alla vigilia della partenza di Servizio Pubblico ha annunciato che questa stagione del suo programma sarà anche l’ultima? Cairo non sembra preoccupato, anche se il palinsesto di La7 è, come è noto, particolarmente denso di questo genere di programmi:
«[…] Otto e mezzo e Omnibus esistono da molto tempo. La7 ha nel suo dna gli approfondimenti sia al mattino che in primetime. Arrivando ho voluto preservare il suo codice genetico. Il 10 per cento di telespettatori complessivi che in una serata si sintonizza sui talk è una fetta di pubblico significativa e di alto target. Senza parlar male di nessuno, Canale 5 non fa talk show, eppure nel mese di settembre tra le 21 e le 24 ha perso tre punti di share».
(Photocredit copertina: LaPresse / Roberto Monaldo)