L’inferno del parco delle Valli, dove il Pd Roma fa la Festa dell’Unità
09/06/2015 di Stefania Carboni
Accampamenti abusivi, rifiuti, erba incolta. Se il Pd di Roma dovrà fare la Festa dell’Unità nel parco delle Valli avrà molto su cui lavorare. Specialmente sull’abbandono della riserva, dove scorre il fiume Aniene, più volte denunciato dal comitato di cittadini Le Valli- Conca d’oro. Gli abitanti hanno affidato ora le denunce fatte alla magistratura ma qui, a due passi dalla metro B, vige il fai da te. Come quello di Piero che indica ai nomadi che abitano oltre i binari dove transitare, invitando a non abbandonare il materiale tra il verde. Gli abitanti hanno appeso fuori al cancello un cartello che invita a prestare attenzione ai treni che passano nella stazione Val D’Ala.
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I giochi stanno a due passi dalle rotaie. Non c’è alcuna recinzione che sbarra l’area verde e i binari. C’è solo una rete di plastica sistemata da chi, specialmente in questi mesi estivi, è costretto a chiudere le finestre per via dei roghi tossici, accesi al calare della sera. Il Parco Le Valli sembra un mondo diviso a metà. Da una parte le panchine rotte, sistemate da un giardiniere improvvisato, dall’altra il biondo dei campi che si alza intorno, circondando le tende di chi vive raccattando rame e ferro. Oltre, lungo gli argini del fiume, l’erba soffoca frigoriferi, reti, materassi, plastica. Questa è la situazione del parco tutelato dall’ente gestore Roma Natura. Una pezzo che poteva esser un paradiso nella Riserva Naturale dell’Aniene.
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Comprensibile, da parte di chi vive il quartiere non vedere di buon occhio la kermesse del partito. «Questo è un parco dove la sera si evitano le luci forti per il benessere della fauna», spiega un cittadino. Più in là qualcuno trascina un carrello con pentole, cavi e altro materiale. «Qui – aggiungono – siamo rimasti noi a segnalare cosa non va. Soli. Una situazione che va avanti da troppi anni».
(Ha collaborato alla realizzazione del videoreportage Alessio Barbati)