L’intervista di Abdelhamid Abaaoud in cui prendeva in giro la polizia europea
19/11/2015 di Redazione
Abdelhamid Abaaoud era un volto noto non solo per le polizie di mezzo mondo, che lo hanno cercato per giorni dopo gli attentati di Parigi di cui si ritiene la mente, ma anche per gli appartenenti all’Isis. Venne infatti intervistato lo scorso anno da Dabiq, rivista di propaganda del califfato.
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ABDELHAMID ABAAOUD E L’INTERVISTA A DABIQ
Cosa diceva Abdelhamid Abaaoud a Daquib lo riportano il Messaggero e la stampa estera
Nell’intervista rilasciata lo scorso anno a “Dabiq”, l’house organ dell’Isis, propaganda patinata di Al Baghdadi, Abaaoud si vanta di tutte le volte che è riuscito a ingannare i servizi occidentali, i controlli negli aeroporti, le barriere della polizia.
Più in particolare Abdelhamid Abaaaoud nell’intervista raccontava di essere scampato all’arresto perché il poliziotto che lo aveva fermato non lo aveva riconosciuto
Un fratello aveva fatto un video di una nostra azione ma la sua macchina fotografica fu presa e venduta a un giornalista occidentale. Improvvisamente ho visto la mia immagine in tutti i media. Sono anche stato fermato da un poliziotto che mi ha confrontato con un fermo immagine di quel video e mi ha lasciato andare perché non mi ha riconosciuto
Una sicumera spocchiosa, quella di Abdelhamid Abaaaoud, che si conclude con una vera e propria presa in giro dell’intelligence europea
Sono stato in grado di andare e venire come volevo, nonostante sia inseguito da così tante intelligence. Il mio nome e la mia faccia sono ovunque sui media e nonostante ciò sono riuscito a entrare e rimanere nella loro patria, progettando attacchi contro di loro