L’intervista de La Stampa a Gianroberto Casaleggio

Gianroberto Casaleggio è ospitato oggi in un’intervista de La Stampa, a cura di Massimo Russo (vicedirettore), in cui il guru del Movimento 5 stelle dice la sua un po’ su tutto, dal terrorismo a Rousseau, il sistema operativo che ancora tutti attendono è che è in ritardo, secondo la stessa ammissione di Casaleggio, “ma arriva”

L’INTERVISTA A GIANROBERTO CASALEGGIO DE LA STAMPA

Si comincia con qualche riflessione sul cambio del simbolo dei giorni scorsi, che Casaleggio definisce un pit stop necessario grazie al quale il Movimento 5 Stelle riuscirà a distanziare i concorrenti sul lungo periodo, per poi soffermarsi sul lavoro con Beppe Grillo, “con cui ci vediamo qualche volta durante il mese”, dice Casaleggio. Sull’annoso tema del leader del Movimento il guru si dilunga in una serie di slogan che non piaceranno a Luigi Di Maio

Il leader del Movimento 5 Stelle è il m5s stesso, non sono importanti i nomi ma il programma e la partecipazione

Come vede il guru il suo futuro da qui a 5 anni? Si occuperà ancora di internet e

Passerò più tempo con la mia famiglia e i miei amici. Potrò anche curare un piccolo bosco abbandonato che ho comprato negli anni in Canavese

Sul terrorismo Casaleggio crede che sia necessario migliorare “la spesa per l’intelligence e smettere di fare affari con paesi collusi come l’Arabia Saudita”, lui ritiene che questa situazione sia il ritorno degli imperi centrali.  In tema di migrazione, da sempre una spina nel fianco del movimento che ospita diverse aree con diversi pensieri sull’argomento, Casaleggio ribadisce che bisogna eliminare le cause delle migrazioni stesse

Ci dovrebbe essere il riconoscimento dell’asilo entro i 30 giorni dalla presentqzione della domanda, con una decisione nei successivi tre giorni su chi è profugo e chi è clandestino. Inoltre bisognerebbe eliminare il regolamento di Dublino che impone al profugo di rimanere nel paese di prima accoglienza.

Sul tema di reddito di cittadinanza Casaleggio ribadisce che la proposta del Movimento 5 stelle non è un sussidio statale, e che verrà tolto in caso di rifiuto di tre opportunità di attività. Si chiude con una chiosa sul Vaticano: cosa sta succedendo con Vatileaks?

Una notte dei lunghi coltelli

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