Livorno: Nogarin “sommerso” dalla spazzatura

Filippo Nogarin, sindaco pentastellato di Livorno, in questi giorni ha più di un problema: il principale è la spazzatura, che sembra inondare la città come nemmeno a Roma nei “tempi d’oro”. Il motivo? Quello più ovvio

COSA SUCCEDE A LIVORNO

Ne parla il Messaggero in edicola oggi

«Ci sarà gente che perderà il lavoro, che verrà a protestare in Comune». La profezia romana di Beppe Grillo si svela a Livorno dove gli spazzini dell’Aamps, l’Ama labronica, maxi partecipata dei rifiuti 100% in mano al Comune, sono a un bivio delicatissimo, a un passo da una procedura prefallimentare.

Passo delicatissimo che è finito male

l sindaco M5S Filippo Nogarin aveva promesso una ricapitalizzazione, aveva persino trovato le possibili coperture finanziarie, ma all’ultimo momento ha deciso che oggi in consiglio presenterà l’opzione del concordato preventivo passando la patata bollente ai giudici e facendo scattare la protesta degli operatori ecologici che hanno lasciato la spazzatura ammucchiata nelle piazze e sui marciapiedi.

Una storia che non è esplosa certo oggi

Eppure i segnali c’erano tutti: l’ultima volta i consiglieri di maggioranza si erano rifiutati di votare il bilancio dove non compariva proprio lei, Aamps, la partecipata più importante, e più problematica del Comune: 42 milioni di euro di debiti, 26 di crediti non riscossi, 500 tra spazzini e operatori impiegati nell’indotto che ora rischiano il posto e alzano le barricate dopo aver già dilazionato il debito a interessi zero, due volte.

La situazione era quindi nota, ma è rimasta comunque inevasa fino alla triste escalation di oggi

«È un salto nel buio – racconta il consigliere di opposizione Adrea Raspanti – Le coperture per dare nuova benzina alla partecipata erano state trovate. Era un problema noto almeno da giugno. Ma in 18 mesi di governo non hanno presentato uno straccio di piano industriale, non hanno nemmeno analizzato quei crediti inesigibili. Ma non hanno fatto nessuna valutazione degli effetti che comporterà. Gli scenari sono i più vari: prima di tutto un probabile aumento della Tari, poi la liquidazione fino alla possibilità che il giudice ceda Aamps a una rete più grande». E con questa ultima opzione il tribunale potrebbe sollevare Nogarin dal compito di decidere su una questione cruciale per Aamps e il suo carico di debiti. Il giudice potrebbe infatti accelerare un passaggio necessario, già previsto dalla legge regionale: l’ingresso di Aamps in Rete Ambienti […] Un passaggio a cui il sindaco si oppone «a seconda del pubblico che si trova davanti». «Un’opposizione a parole», ringhiano i consiglieri che non gli parlano da mesi e gli fanno la guerra dai banchi della maggioranza

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