Lo studio finanziato dalla Nasa che prevede il collasso della civiltà occidentale
18/03/2014 di Redazione
Secondo quanto riportato dall’Independent, uno studio finanziato dalla Nasa e condotto da alcuni scienziati dell’università del Maryland stabilisce che nel giro di pochi decenni la civiltà moderna andrà verso il collasso a causa dell’instabilità economica e lo sfruttamento delle risorse del pianeta. Utilizzando dei modelli teorici per prevedere cosa succederà al mondo industrializzato nel prossimo secolo, i matematici hanno stabilito che le cose cominceranno ad andare male e molto in fretta.
IL DECLINO DELLA CIVILTÀ – Facendo riferimento alla caduta di civiltà molto avanzate del passato come i romani, lo studio ha rilevato che l’elite della società ha spesso sottovalutato gli avvertimenti riguardanti i rischi per il mondo civilizzato, fino a quando ormai non era troppo tardi. Nel rapporto, il matematico Safa Motesharri ha scritto che «L’ascesa e il declino di una civiltà fanno parte di un processo ciclico ricorrente che può essere riscontrato nella storia dell’umanità». La ricerca, svolta assieme a degli altri scienziati e grazie ai finanziamenti del Goddard Flight Center della NASA, è accettata per essere pubblicata sull’Ecological Economics journal, riporta il Guardian. Motesharri ha analizzato i fattori che possono portare al collasso della civiltà, dalla crescita demografica ai cambiamenti climatici e ha rilevato che quando convergono possono causare il collasso della civiltà a causa della diminuzione delle risorse e della stratificazione economica della società, che viene divisa in “elite” e “masse”. Per Mothesharri la civiltà è un percorso che può essere intrapreso per molto a lungo, ma quando le elite cominciano a consumare troppe risorse affamano le masse e vi è un conseguente crollo della civiltà.
Leggi anche: La nuova data della fine del mondo
NON TUTTO È PERDUTO – Il rapporto ha però sottolineato come uno scenario del genere non sia inevitabile e lancia un appello alle elite per ristabilire l’equilibrio economico, visto che secondo Mothesharri la catastrofe può essere evitata solo se il pianeta viene sfruttato ad un livello sostenibile e se le risorse vengono ridistribuite in maniera equa. Questa non è certo la prima volta che gli scienziati mettono in guardia la popolazione riguardo i potenziali disastri che ci aspettano nel futuro, infatti l’anno scorso è stata data la notizia riguardante il fatto che Stephen Hawking e un team di scienziati britannici stanno elaborando una “doomsday list”, ovvero “la lista del giorno del giudizio” nella quale vengono elencati gli eventi catastrofici a basso rischio (ma di grande impatto) che potrebbero devastare il mondo come lo conosciamo.