Il nuovo logo di Roma (senza Capitale) costerà almeno 50mila euro
17/03/2015 di Redazione
Il nuovo logo di Roma Capitale, o meglio, di Roma senza “Capitale”, entrerà in vigore a giorni. Gli uffici di Comuni e Municipi hanno da poco ricevuto la circolare dell’assessore al patrimonio Alessandra Cattoi e che certifica i nuovi cambiamenti. Uno capriccio che, secondo le stime più ottimistiche fornite dal Messaggero, costerà alle casse comunali almeno 50mila euro. Ai 20mila euro di costi di realizzazione se ne devono aggiungere più del doppio per rimettere a norma divise dei vigili, autovetture della polizia municipale, carta intestata, cartelli stradali e targhe all’interno di ogni municipio, assessorato e dipartimento.
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LA CIRCOLARE – «Il simbolo della città» scrivono la Cattoi e il direttore della comunicazione capitolina Paolo Guarino «continuerà ad essere lo scudo coronato, con all’interno la sigla “Spqr”, preceduto dalla parola Roma». Ma perché mutilare la vecchia dicitura? L’attributo “Capitale” sarebbe «pleonastico rispetto alla forza che la sola parola Roma evoca in tutto il mondo». Per questo «il marchio istituzionale è tornato ad essere “Roma” e lo scudo “Spqr” e accompagnerà gli atti e le pratiche, la comunicazione con gli utenti di servizi e con le altre istituzioni».
«ROMA NON HA BISOGNO DI ATTRIBUTI» – «Non un’operazione dal contenuto ideologico» aveva spiegato il sindaco Ignazio Marino alla presentazione del nuovo design con gli assessori alla Comunicazione, alla Cultura e a Roma Produttiva, «ma il riconoscimento del nome che per tremila anni a reso nota la città considerata Caput mundi. Roma è Roma e non ha bisogno di altri attributi o aggettivi».