L’ONU denuncia gli orrori contro i bambini in Iraq
05/02/2015 di Redazione
Il rapporto del Comitato delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia sulla condizione dei minori in Iraq punta l’indice contro l’ISIS, ma anche contro il governo di Baghdad.
GLI ORRORI DEL’ISIS – Il rapporto presentato dall’ONU questa mattina prende in considerazione il trattamento dei bambini in Iraq ed esce per la prima volta dal 1998, c’è chi dice che non è un caso che durante l’occupazione americana sia stato dimenticato. Il rapporto illumina la terribile condizione dei minori nei territori controllati dall’ISIS bambini iracheni, soprattutto yazidi e cristiani, vengono rapiti dai miliziani di Isis e poi rivenduti come schiavi del sesso, poi ci sono minori spesso vengono brutalmente uccisi tramite crocifissione o sepolti vivi.
I BAMBINI SOLDATO – I minori, inoltre, vengono, fin da piccoli, addestrati a combattere, ci sono anche video che dimostrano l’impiego di bambini con problemi mentali come kamikaze, ma in generale tutti i minori plagiabili sono a rischio di fare la stesa fine. Non fa bene nemmeno il governo di Baghdad, accusato di schierare i minorenni a guardia dei check point e per le torture e le condizioni di detenzione inumane che riserva ai minori sospettati di terrorismo.
LEGGI ANCHE: Iraq: l’Isis ha ucciso 150 donne che si erano rifiutate di sposare i jihadisti?
UN PROBLEMA ENORME – «La portata del problema è enorme» ha detto a Reuters Renate Winter, una dei 18 membri della Commissione Onu che ha redatto il rapporto. «Siamo profondamente preoccupati per la tortura e l’uccisione di quei bambini, in particolare quelli appartenenti a minoranze, ma non solo», ha aggiunto. Ci sono infatti i bambini che vivono da profughi in condizioni pessime e poi ci sono quelli feriti o uccisi dai bombardamenti governativi e alleati, in un paese che non è ancora in grado di fornire il livello di assistenza medica raggiunto ai tempi di Saddam. Una responsabilità che è anche del governo di Baghad, che l’ONU accusa di fare poco tra i minori, al punto da non essere ancora riuscito a stroncare il fenomeno delle minori date in spose ad adulti, un costume che è riemerso e che il governo non fa nulla per reprimere.