Lorenzo Insigne rapinato a Napoli: il ladro gli chiede di dedicargli un gol
29/02/2016 di Redazione
Il calciatore Lorenzo Insigne è stato rapinato, insieme alla moglie e alcuni amici, in viale Gramsci, a Napoli. Il fatto paradossale però è che prima di scappare il ladro ha chiesto all’attaccante di dedicargli un gol. Racconta il Messaggero:
I fatti. È sabato sera, mancano cinque minuti alla mezzanotte quando Insigne, sua moglie Genny e un’altra coppia di amici, di ritorno da una cena al Vomero, imboccano viale Gramsci in direzione di piazza Sannazaro. Il gruppo viaggia a bordo della Mercedes MG guidata dall’attaccante del Napoli. Il traffico della movida ingolfa il flusso e crea un serpentone di macchine e motorini costretti a fermarsi davanti al rosso di un semaforo. È lo scenario ideale per i banditi che, dopo aver puntato la preda di turno, giocano sull’effetto sorpresa e piombano sulla vittima come falchi. Detto fatto. Dal nulla spunta un Aprilia scuro con due persone a bordo, brutti ceffi con il volto semicoperto il primo da un casco non integrale e il secondo da uno scaldacollo sollevato a mo’ di passamontagna.
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(Credits Ansafoto)
Pochi secondi e poi l’assurda richiesta…
I due affiancano la Mercedes dal lato sinistro anteriore: al volante, con il finestrino parzialmente calato, c’è Insigne. Con mossa fulminea il passeggero del motociclo scende dal mezzo, apre la portiera e punta la pistola alla testa del calciatore. La scena si verifica sotto gli occhi di altri automobilisti e passanti, ma nessuno interviene. Sono i momenti più terribili di un sabato nero da dimenticare. Il bandito si fa consegnare il Rolex e due bracciali con diamanti che indossa al polso, oltre alla somma di 800 euro. Poi arriva la beffa: prima di rimontare sul sellino del motociclo il malvivente sfodera un sorriso beffardo e dice al calciatore: «Mo’ vai a Firenze (riferendosi alla trasferta di oggi contro i viola): mi raccomando gioca bene, segna e dedicami il gol». La coppia si dilegua sfrecciando via verso Mergellina.