Loris: il grembiulino serviva a depistare?
12/12/2014 di Redazione
Ci sono ancora diversi nodi da sciogliere nella ricostruzione degli ultimi minuti di vita e dell’uccisione di Loris Stival, il bambino di 8 anni il 29 novembre strangolato e ritrovato senza vita in un canale a Santa Croce Camerina, nel Ragusano. La madre Veronica Panarello, unica persona accusata dell’omicidio, continua a respingere le accuse dall Procura. Il punto sulle indagini viene esposto su La Stampa da Fabio Albanese e Francesco Grignetti.
LORIS, IL GREMBIULINO PER DEPISTARE? – I pm sono convinti che sia stato architettato un depistaggio. Quando fu trovato, Loris indossava la giacca a vento e il grembiulino. Gli inquirenti si chiedono se sia possibile che il bambino, rimasto da solo a casa per 36 minuti, non si sia svestito. Bisogna pensare allora che la madre, dopo averlo strangolato, l’abbia rivestito rimettendogli il grembiulino e il giaccono con l’obiettivo di far credere che il piccolo in realtà non fosse mai passato per casa. Le telecamere hanno accertato che Loris era rientrato a casa da solo alle 8.32 e che la madre era ritornata a casa 17 minuti dopo, dopo aver accompagnato l’altro figlio alla ludoteca. Mamma e figlio sarebbero poi rimasti in casa per 36 minuti.
LORIS, DUE ASSASSINI? – C’è poi da chiarire, spiegano ancora Albanese e Grignetti su La Stampa, il particolare delle mutandine mancanti. Secondo i manuali di medicina legale, una persona sottoposta a strangolamento non controlla l’urina. Nei pochi secondo che portano all’asfissia, slip e pantaloni si sporcano. Per questo si cercano tracce di urina nel bagaglio dell’auto di Veronica. Loris per, quando è stato trovato nel canale, aveva pantaloni puliti ed era senza slip. In questo caso, dunque, il sospetto è che il bambino sia stato spogliato dei panni sporchi e poi rivestito frettolosamente. Infine, il particolare del luogo del ritrovamento. Loris è stato gettato da un ponticello alto 2,5 metri e scaraventato con violenza sul cemento sottostante, con testa in avanti, con violenza. I pm parlano di «cinica esecuzione» seguita al taglio delle fascette che avrebbe dovuto cancellare i segni dello stangolamento al collo e ai polsi (operazione per indurre a pensare che il bimbo si fosse allontanato da solo e fosse precipitato per errore). Ma è possibile pensare tanta lucidità e tanta forza fisica della mamma Veronica? Il padre Davide ripete che Loris non aveva le chiavi di casa. Non è esclusa l’ipotesi dei due assassini coinvolti.
(Foto di Andrea Di Grazia da archivio LaPresse)