La Ue ti dice come devi usare lo sciacquone
29/10/2013 di Valentina Spotti
Parola d’ordine: rendere più efficienti gli scarichi dei gabinetti per risparmiare acqua ed energia, mettendo fuorilegge quei water che ne consumano troppa. È la conclusione a cui è giunta una task force della Commissione Europea, che sta per adottare i criteri stabiliti dagli esperti del Joint Research Centre di Bruxelles che da oltre due anni studiano la questione sotto tutti i possibili aspetti tecnici ed economici.
QUANTA PORTATA HA LO SCARICO DEL TUO WATER? – Al progetto hanno lavorato gli esperti del Green Public Procurement e di Ecolabel, supervisionati dal Direttorato Generale dell’Ambiente della Commissione Europea, che tra il 2011 e il 2012 hanno prodotto una serie di linee-guida sugli sciacquoni dei gabinetti pubblici e privati, linee guida che entro la prossima settimana verranno adottate dalla Commissione Europea. Come riportato da EurActiv, nei Paesi Bassi oggi non possono essere installati per legge gabinetti con un serbatoio con una portata minore di sei litri. Questo divieto potrebbe comparire presto anche in Francia e Portogallo. Nel Regno Unito, invece, accade il contrario: è vietata l’installazione di gabinetti con un serbatoi da più di sei litri, mentre viene incoraggiata la scelta di water con serbatoi più piccoli, in relazione al tipo di struttura e alla rete fognaria a cui si allacciano gli scarichi. In particolare, la Commissione ha sottolineato che prima del varo della legge in Gran Bretagna, venivano messi in commercio gabinetti con uno scarico da sette a nove litri di acqua. In Italia la situazione varia tra gli scarichi a “cassetta” (interna o esterna) con un doppio serbatoio da tre o sei litri, in relazione alla necessità, e le vecchie cassette “alte” da nove litri, che ormai starebbero cadendo in disuso insieme ai cosiddetti scarichi “a passo rapido”, responsabili di grandi sprechi di acqua pulita.
UNIFORMARE GLI SCARICHI DEI WC DI TUTTA EUROPA – L’obiettivo della Commissione è quello di uniformare questo parametro, fissando un limite massimo per tutti gli scarichi d’Europa: un litro di acqua per gli orinatoi, cinque per i water. È stata respinta la proposta di uno scarico da mezzo litro per gli orinatoi e di tre litri per i water: entrambe sono state giudicate «non praticabili», anche da un punto di vista di mercato, per la vendita di tutti i sanitari approvati da Ecolabel. Ma non è stata soltanto la quantità di acqua utilizzata a finire sotto la lente di ingrandimento degli esperti europei: il design del water e l’utilizzo degli sciacquoni da parte degli “utenti” sono stati definiti come «elementi chiave» della questione. In altre parole, gli esperti hanno determinato una portata media di ogni singola “tirata di sciacquone”, che dovrà essere compresa tra uno scarico a pieno regime e tre a portata ridotta.
LINEE GUIDA NECESSARIE? – Le linee guida approvate dagli esperti verranno adottate dalla Commissione Europea non senza qualche polemica: nonostante sia importante ridurre gli sprechi di risorse idriche, lo studio sugli sciacquoni dei water d’Europa, così complesso e diluito nel tempo, potrebbe essere accusato di essere uno spreco di soldi pubblici. Settimana scorsa il premier britannico David Cameron aveva accusato l’eccessiva burocratizzazione della Commissione Europea e aveva chiesto che si facesse un passo indietro su tutte quelle misure «non necessarie e gravose». Lo stesso Barroso, nel suo discorso sullo Stato dell’Unione aveva affermato che l’esecutivo europeo dovesse essere «grande sulle grandi cose e piccolo sulle piccole cose».
(Photocredit: LaPresse e Getty Images)