“Vi racconto la mia vita con un volto nuovo”
04/12/2012 di Tommaso Caldarelli
“Quando ho visto il mio nuovo volto non ho potuto far altro che abbracciare i medici”: la sua storia è nota, la sua immagine anche. Lui è Richard Norris, viene dalla Virginia e nel 1997 ha subito una perdita irreparabile: il suo volto è stato orrendamente sfigurato durante un conflitto a fuoco, ha perso la funzionalità delle labbra, del naso, della lingua.
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IL TRAPIANTO – Moltissimi interventi erano già stati tentati, senza particolare successo: allora, scrive Norris stesso raccontandolo al Washington Post, gli rimaneva soltanto “il trapianto completo di volto”. Ha trovato ascolto e forza presso l’università del Maryland che ha accettato di mettere in campo il più esteso e difficile trapianto di volto che si fosse mai visto. Nel 2005, è stato sotto i ferri per 36 ore: i 150 dottori che l’hanno avuto in cura hanno dovuto trapiantare e ricostruire “tutto, dal cuoio capelluto alla metà del collo, incluso le ossa mandibolari,i denti , pezzi di lingua, muscoli e nervi”.
RIABILITAZIONE – L’operazione è andata comunque molto bene e dopo due mesi di riabilitazione è stato dimesso con obbligo di permanenza a Baltimora, così da poter visitare con cadenza settimanale i suoi medici, psicologi, fisioterapisti; dopo un periodo di questo genere è stato possibile per lui tornare in Virginia da cui continua la riabilitazione e va nel Maryland un paio di volte al mese: non deve più uscire con cappello e mascherina, “quando la gente mi guarda poi non ha la tentazione di fissarmi”, ormai, dice: deve comunque prendere farmaci tutti i giorni perché per un intervento così delicato il rischio rigetto non termina mai, e in effetti già dopo il trapianto il fisico di Richard ha avuto un piccolo rigetto – poco grave, ma comunque da tenere sotto controllo: qualche rossore al volto e gonfiore. I medici sono comunque molto soddisfatti, anche se, dicono, sarà molto difficile per lui tornare ad una vita completamente normale: “Le persone sfigurate vivono come isolate dalla società; cambiare organi come i denti e la lingua, e imparare ad usarli, è qualcosa che richiede molto tempo e molto allenamento”.
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