Il M5S Europa disdegna le auto blu ma non le Bmw nere
21/10/2014 di Stefania Carboni
In Italia no a Strasburgo può darsi. Oggi La Stampa, in un pezzo dal suo inviato a Bruxelles Marco Zatterin, parla di una strana usanza a 5 stelle: le auto di servizio.
Le auto blu, no. Quelle nere, le luccicanti tedesche del Parlamento europeo, invece vanno bene, come se i contribuenti a pagarle non fossero gli stessi. Per una buona fetta degli eurodeputati di casa grillina risultano essere addirittura indispensabili, aiutano a spostarsi per l’Alsazia, e a risparmiare qualche decina abbondante di euro ogni mese. Così le usano senza remore, in fondo sono lì, un diritto acquisito per gli eletti che i pentastellati contestano da sempre con forza e puntiglio. Soprattutto quando gli eletti non erano loro.
In giornata è arrivata la dura replica da parte del gruppo M5S Europa: «Il pittoresco articolo pubblicato questa mattina da La Stampa – spiegano in una nota – dal titolo “Strasburgo, macchina con autista. Il benefit segreto dei grillini”, ha come unico scopo quello di gettare fango sulla delegazione del Movimento 5 Stelle in Europa».
HOTEL PERIFERICO? NO PROBLEM – Nel pezzo de La Stampa si parla di Mercedes, Bmw, Audi: 35 vetture nere che vengono cambiate ogni 150 mila chilometri o ogni tre anni. Dipende dalla spending review oltralpe. Nel pezzo si precisa l’uso del motore ecologista “Euro 6”. Per non farsi mancare nulla:
«Una buona metà dei deputati grillini va a dormire in periferia o fuori Strasburgo», assicura una fonte politica che raccoglie conferme in seno alla delegazione M5S. Potrebbe essere perché non trova posto in centro, in effetti. Durante la sessione i costi degli alberghi salgono alle stelle, eppure è difficile rimediare un letto. Però più voci dicono il motivo è un altro: «Ci fanno la cresta, e non sono i soli».
La diaria degli eletti è di circa 304 euro al giorno. Durante la sessione plenaria i prezzi degli alberghi, specialmente in centro, schizzano alle stelle. Così, senza far cognomi, La Stampa parla della tentazione del passaggio in auto. A carico del bilancio UE, ovviamente:
Però il problema ai grillini pare serio. Ad alcuni, almeno. Lo scorso 6 luglio, un eurodeputato fresco di nomina ha chiesto aiuto alla sua segreteria. «Sai se le macchine di servizio possono venire a prendere e riportare i MEP (acronimo britannico per parlamentare europeo, ndr) a Basilea? La scorsa volta l’ho affittata e m’è costata un patrimonio (300 euro più il carburante)»
SMENTITA DEL GRUPPO – «Nell’articolo si descrivono gli eurodeputati del M5S come grandi utilizzatori di fantomatiche “auto blu” per gli spostamenti al Parlamento europeo, ma questo è falso», spiega il gruppo. «La maggior parte dei deputati, infatti, raggiunge la sede di lavoro a piedi o in bicicletta e, ovviamente, non vengono mai menzionati o fotografati. Per i pochi che hanno utilizzato l’auto del Parlamento, si precisa che si tratta sostanzialmente di una navetta collettiva messa a disposizione di tutti i 751 deputati per gli spostamenti da e verso il Parlamento. In tal modo, con un sistema di car sharing si riducono di fatto i costi che, invece, comporterebbe l’uso intensivo e singolo di taxi. Non è quindi un sistema di privilegi, ma è un servizio volto al contenimento della spesa».
Non proprio auto blu come riportato nel pezzo. «La vera notizia – spiegano nella nota – quindi, è proprio un’altra: i deputati del Movimento 5 Stelle fanno risparmiare soldi al Parlamento. Non è la prima volta, e non sarà nemmeno l’ultima».
IL MU E L’INCUBO SCONTRINO – La vita europea è però cara. Non solo: c’è un problema di rendicontazione on line, aspetto caro ai grillini e che diversi eletti non fanno. Nel meet up di Cosenza per esempio si è puntato il dito contro l’eletta Laura Ferrara. «Sarebbe opportuno, in virtù del principio di trasparenza, nostro fiore all’occhiello, che la deputata Laura Ferrara pubblicasse la sua rendicontazione e quella dei suoi collaboratori, nonché eventuali nominativi e relativo costo delle persone ospitate a Bruxelles», chiedono in rete. La risposta dell’europarlamentare non si è fatta attendere:
Vi siete mai domandati perché a noi portavoce al Parl. eur. non sia stato chiesto il dimezzamento dello stipendio? Avete mai provato a pensare che possa esserci una ragione? Bene, provo a darvene io qualcuna con il tanto agognato SCONTRINO!!!
(segue foto scontrino) Vediamo cosa ha comprato oggi la nostra portavoce.. Biscotti mulino Grancereale.. 2,89 euro!! Qnt costano in Italia?! Bottiglia d’Olio “Dante”, euro 6,59.. e in Italia? Pacco 500 gr di pastina Barilla, puntine: euro 1,59.. e in Italia?! Mozzarella Galbani, euro 2,29.. e in Italia?! Pacco 500gr di linguine De Cecco, euro 2,15.. e in Italia?! forse costa la metà se nn ancor meno? OK IL PREZZO È GIUSTO!!!! Sapete che pago 700 euro di asilo per i bimbi? Sapete che pago delle settimane extra per l’asilo a Cosenza? Sapete che pago i viaggi di andata e ritorno dei miei familiari da Bruxelles a Lamezia? Sapete che queste spese sono nel nostro stipendio che al netto della donazione di 1000 euro mensile è di circa 5.000 euro? O forse i miei figli dovrebbero rimanere in Italia ed io dovrei rinunciare a vederli, perché il m5s è sacrificio? O forse ancora il m5s è per i single?
Il lungo post va avanti, palestra a pagamento a carico degli eletti inclusa. Perché i benefit a Strasburgo ci sono: basta non esagerare.