M5S, in Campania Grillo sospende il blogger della Terra dei Fuochi
19/01/2015 di Stefania Carboni
«Le scriviamo in nome e per conto di Beppe Grillo. Se un candidato manifesta pubblicamente, come risulta lei abbia fatto, di ritenere una “truffa” la procedura di candidatura della votazione disconosce sostanzialmente la validità della procedura… Per questo motivo viene sospeso con effetto immediato dal Movimento 5 Stelle». Con queste parole, inviate dallo staff di Beppe Grillo, Angelo Ferrillo, presidente dell’associazione “Terra dei Fuochi” è stato “congelato” dalla graduatoria delle “regionalie” M5S in Campania dove risultava certo di poter correre per il Consiglio con 104 preferenze on line (ovvero in tredicesima posizione). Anche se Ferrillo ha 10 giorni di tempo per dimostrare che la scelta di sospensione non è valida, nel Movimento campano si sta creando un piccolo terremoto. Un atto antidemocratico – tuona parte della base – anche perché, come sottolinea Ferrillo stesso, non è chiaro quale sia il comportamento lesivo nei confronti del Movimento.
FERRILLO: «HO RICEVUTO UNA MAIL SENZA ALCUNA INDICAZIONE» – «Non riesco a capire dove abbia sbagliato» spiega Ferrillo contattato da Giornalettismo. «Non ho mai contravvenuto alle procedure di candidatura tanto è vero che le ho accettate e sono stato ammesso. Se c’è stata violazione doveva esser accertata in precedenza, chiarita anche nei termini di come e quando. Nella mail non risulta alcuna indicazione: né in termini temporali, né nell’oggetto specifico». Rimane solo una generica parola “truffa”. L’attivista, che combatte l’inquinamento nei terreni tra Napoli e Caserta, rigetta le accuse: «Nego quello che mi si imputa. Attendo la replica e ho chiesto formalmente la sospensione delle Regionalie e la revoca delle mia sospensione». Anche perché c’è un dettaglio non da poco. La corsa interna nel Movimento per la Regione Campania prosegue. Ora si va verso il secondo step: chi, nella rosa dei prescelti, correrà come governatore. «Sono arrivate mail in cui si comunica ai candidati il loro assenso per presentarsi o meno. Io risulto sospeso e non posso far nulla. In più stanno arrivando mail che confermano lo scorrimento della lista», ha precisato. «Un papocchio», spiega Ferrillo iscritto al portale da anni e frequentatore di diversi meetup. «Il Movimento non è un partito politico, non ci sono tessere da esibire. Sul territorio sono riconosciuto per le battaglie che conduco da tempo».
I post di stima nel gruppo M5S Campania:
M5S: UNICA COLPA? CRITICARE – L’unica colpa che potrebbe aver avuto Ferrillo sta tutta nella serie di critiche che il presidente della Terra dei Fuochi fece in passato, anche in occasione delle ultime Euroopee. «Ho potuto esprimere il mio dissenso in assemblea o in gruppo con gli attivisti ma ho rispettato il giudizio della base e sono andato avanti. Anche perché, in caso contrario non mi sarei mai candidato alle regionali». Critiche – sottoline a Ferrilo – costruttive. «In queste regionali – spiega – sono stati resi pubblici i voti di tutti i caniddati. Anche di quelli che non sono passati». «Io nello spirito del M5S mi sto appellando alle regole e al buon senso. Ho ricevuto una mail in cui non c’è nessuna firma. Lo staff di Beppe Grillo non è né un soggetto giuridico né una persona fisica. Questa lettera non ha alcun valore legale». Ferrillo ha consegnato tutta la documentazione in sua difesa ai parlamentari Sergio Puglia e Salvatore Micillo. Ha chiesto formalmente lo stop delle votazioni (ora al secondo turno per la scelta del governatore) e la revoca della sospensione. «Sembra – ha spiegato l’attivista – un atto di masochismo nei confronti sia del Movimento e anche degli altri candidati, perché in questa vicenda, purtroppo, risulteranno danneggiati anche loro».
(in copertina Angelo Ferrillo Fb)