Il Movimento 5 Stelle e quella nostalgia dei Borbone
03/09/2017 di Redazione
Potrebbe essere celebrata il prossimo 13 febbraio. L’istituzione della Giornata del ricordo per le vittime dell’Unità d’Italia è una battaglia che, in questi mesi estivi, sta tenendo banco in diversi consigli regionali delle regioni meridionali. E che vede il Movimento 5 Stelle tra i principali protagonisti. La data è stata scelta per ricordare la fine dell’assedio ai Borbone asserragliati a Gaeta nel 1860 e cerca di cavalcare un sentimento – particolarmente diffuso al sud – in qualche modo anti-statalista, figlio delle divergenze (soprattutto economiche) con il nord. Una sorta di nostalgia del passato, insomma.
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M5S NEO-BORBONICI? LE BATTAGLIE PER LA GIORNATA DEL RICORDO DELLE VITTIME DELL’UNITÀ D’ITALIA
La mozione è già passata nei consigli regionali di Puglia e Basilicata, anche se – nel primo caso specialmente – si stanno organizzando delle resistenze. Gli storici pugliesi, infatti, stanno preparando un documento da sottoporre all’attenzione del Governatore Michele Emiliano che illustra la loro personale indignazione e che fa leva anche su una raccolta firme di persone contrarie al provvedimento. Del resto, al sud la causa neo-borbonica, specialmente in alcuni ambienti, è molto sentita: dal proliferare di movimenti politici e di gruppi su Facebook, fino all’organizzazione di incontri che partono da rivisitazioni della storia dell’Unità d’Italia, infatti, i «seguaci» dell’anti-unitarismo sono tantissimi e ben organizzati.
M5S NEO-BORBONICI? PROSSIMA TAPPA L’ABRUZZO
La sensazione è che il Movimento 5 Stelle punti a cavalcare anche questa battaglia pur di farsi portavoce di un’istanza che potrà garantire un bacino di voti che, normalmente, nelle passate tornate elettorali, si disperdeva tra gli sparuti movimenti monarchici di destra. Il prossimo territorio in cui verrà portata avanti la battaglia, ora, sarà l’Abruzzo che si prepara a prendere in esame la mozione. I grillini vanno avanti, con l’obiettivo dichiarato «di far conoscere questa pagina dimenticata della nostra storia». Ma l’effetto che stanno provocando, in generale, assomiglia molto di più a un vero e proprio encomio del passato borbonico.
FOTO: ANSA / CIRO FUSCO