Il Movimento 5 stelle e i “Re di Roma” che potrebbero correre per il Campidoglio
22/06/2015 di Stefania Carboni
Il piatto è ghiotto. Sta lì, a portata di mano, con una giunta che vacilla e un sindaco sempre più debole. Dentro il Movimento 5 stelle si apre ora una corsa che i più potrebbero considerare prematura ma inevitabile: quella per il Campidoglio. «Marino sta per cadere: annunciamo il candidato sindaco di Roma del M5S», scrive su Facebook Davide Barillari, uomo del Movimento in regione. «Sarà un romano e sarà votato dai cittadini romani, in modo trasparente e democratico. Non sarà un nome imposto dall’alto, scelto nelle segrete stanze del potere». E ancora: «Abiti a Roma? Sei un attivista del M5S? Potresti essere tu il prossimo candidato sindaco della tua città. Davvero». Potrebbe esser questo appunto il problema. Sconosciuto o personaggio noto? Dentro il Movimento stanno emergendo due profili distinti. E riguardano persone molto attive, ed elette, dentro i 5 stelle.
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CANDIDATI M5S ROMA: “L’IMPOSSIBILE” DI BATTISTA
Una figura che raccoglie consensi (ma impossibile da votare) è per esempio quella di Alessandro Di Battista. Il deputato romano gode dell’appoggio di diversi colleghi capitolini in Parlamento e anche se vorrebbe correre per Roma ora non può. Nel Movimento non sono ammesse candidature se non a mandato concluso, quindi non in corso. E non sono ammesse candidature con più di un mandato elettorale alle spalle. A Milano per esempio il consigliere Mattia Calise non dovrebbe correre per sostituire Pisapia. I mandati elettorali non s’interrompono per partecipare a un’altra gara. E le regole valgono per tutti. Lo ha ricordato più volte Gianroberto Casaleggio ai suoi. L’unica possibilità, per permettere a volti noti di correre senza problemi, è derogare, mettendo in votazione la norma con un voto sul blog di Beppe Grillo. Una opzione che difficilmente si farà: il Movimento deve «rimanere differente» dagli altri partiti.
CANDIDATI M5S ROMA: DE VITO E GLI APPLAUSI PER MAFIA CAPITALE
Se da una parte l’ipotesi Dibba non può aver futuro c’è un’ altra figura di spicco nel Movimento: l’ex candidato sindaco delle ultime comunali di Roma, Marcello De Vito. Portavoce dei consiglieri grillini nell’Aula Giulio Cesare De Vito è stato uno dei più applauditi durante l’evento-assedio a Mafia Capitale. Non solo: è inflessibile in tema di candidature. «Il candidato sarà scelto con le nostre primarie online – ha chiarito sul quotidiano Online news – tenendo conto che una delle nostre regole è, come ha detto lo stesso Di Battista, che un eletto non può rassegnare le dimissioni per correre per un altro incarico». «Mi chiedi se un’eccezione sarebbe possibile se fossero i partecipanti alle primarie a chiederla? Sono valutazioni che faremo», ha aggiunto. «Oggi ti posso ricordare le nostre regole e dire che noi siamo coerenti con queste regole, che questa coerenza è la nostra forza. Perché se fai una deroga lo devi fare per tutti e questo non è da M5S», ha sottolineato, in pieno stile Casaleggio. «De Vito – come spiega Barillari ai suoi followers su Facebook – è uno dei tanti candidati. Io sono in Regione, e come Di Battista porto a termine il mio mandato».
CANDIDATI M5S ROMA: LA PAURA DELLA DESTRA
Alfio Marchini correrà come outsider. Il centrodestra potrebbe puntare su Giorgia Meloni. Il Pd sta vagliando nomi importanti. Il Movimento deve correre con un nome di peso. L’ultima volta i grillini non vinsero a Roma per colpa della “sindrome dello sconosciuto”. Mentre gli altri sfilano candidature M5S medita. E aspetta. Anche perché per ora Marino sta ancora là. E non ha alcuna intenzione di andarsene.
(in copertina foto ANSA/MASSIMO PERCOSSI)