Ma quindi le relazioni a distanza funzionano?
17/03/2017 di Redazione
Le relazioni a distanza sono il fenomeno sociale del secondo millennio.
Di cosa hanno bisogno per decollare?
Secondo l’ISTAT, in Italia oltre 3 milioni e mezzo di persone, con un’età che supera i 20 anni, dichiara di vivere relazioni a distanza.
Esistono varie tipologie di relazioni a distanza:
1. rapporti nati durante una vacanza tra persone di Paesi diversi o città diverse,
2. rapporti nati sul web (siti di incontri, social networks etc) tra persone geograficamente lontane,
3. rapporti che diventano a distanza in seguito a scelte lavorative o di studio di uno dei due partner,
4. rapporti mantenuti a distanza per una scelta “esistenziale” (part time lovers).
I moderni mezzi di comunicazione e la possibilità di viaggiare “low cost” hanno ridimensionato il concetto di distanza, rendendo questo tipo di rapporti sempre più sostenibili.
La distanza fisica, infatti, funziona come una cassa di risonanza:
amplifica notevolmente
gli aspetti positivi e negativi del rapporto.
Nella coppia nata virtualmente la distanza fisica, prima di diventare un peso, può facilitare la comunicazione dei sentimenti.
La tastiera o lo schermo di un PC possono rendere più semplice e immediata la conoscenza reciproca, ma si rischia di avere una visione parziale e frammentata del partner.
Poiché la coppia è progettualità e condivisione, ad un certo punto i partner devono necessariamente decidere come proseguire la loro storia, per favorirne l’evoluzione.
La coppia già formata, invece, che ha vissuto la vicinanza per settimane, mesi o anni, risente maggiormente della lontananza.
Deve quindi riorganizzarsi internamente per poterla gestire, per esempio stabilendo delle piccole regole prima della separazione.
Queste regole sono i modi concreti con cui la coppia decide di vivere il rapporto a distanza:
- Come e con quale frequenza potremo comunicare?
- Ci sono degli orari specifici in cui NON saremo reperibili?
- Quale sarà la cadenza dei nostri incontri (quindicinale, mensile, etc)? Li potremo pianificare?
- Potremo frequentare altre persone (amiche/i, colleghe/i, etc..) nel tempo libero?
Quanto più le regole sono condivise e rispettate tanto più la coppia funzionerà. Le regole diventano per la coppia una cornice di riferimento, ma possono essere ridefinite strada facendo.
La distanza fisica diventa più tollerabile se ci sono impegno e attenzione reciproca. Attraverso l’impegno si esprime concretamente all’altro la volontà di essere in coppia:
- Cosa faccio concretamente per far funzionare la relazione?
- Investo tempo ed energie sufficienti (quello che per noi è sufficiente potrebbe non esserlo per il partner!)?
- Come affronto i problemi che si presentano?
I fattori che minacciano una relazione a distanza non si discostano da quelli che minacciano la coppia in generale, ma sono amplificati dalla lontananza. Tra questi:
1. il bisogno di avere il controllo sull’altro
2. le insicurezze personali
3. le aspettative non espresse, i non detti
4. le interpretazioni del comportamento altrui
5. il disimpegno e la distrazione.
Stai vivendo una relazione a distanza? Ti piacerebbe condividere la tua esperienza? Lascia un commento o invia una email!
Alessia Leotta è una collaboratrice sul sito Miss Strawberry Fields.
Laureata in Psicologia Clinica e di Comunità all’Università La Sapienza di Roma e iscritta all’Albo degli Psicologi del Lazio (n°11884). Nel 2012 ho collaborato con il Mensile “Ragazza Moderna” per la rubrica dei professionisti “S.O.S.”. Nello stesso anno, sono stata invitata a partecipare a un esperimento in vivo, “Aperitivo con lo Psicologo”, per la rivista “Cosmopolitan” (Italia). Il mio obiettivo sarà quello di offrire spunti di riflessione su tematiche di psicologia ad ampio spettro, facendo incontrare, così, due mie grandi passioni: la Psicologia e la Scrittura. E per rendere tutto più dinamico, vi aspetto numerosi e attivi con domande, chiarimenti e curiosità!