Mafia Capitale, ecco «Cosma»: la cassaforte di Massimo Carminati
06/06/2015 di Redazione
«Io sono ricco, te dico ’a verità. Io sono un bandito ricco. C’ho difficoltà a tirà fuori i soldi perché se no me li levano». Così Massimo Carminati descrive la sua condizione economica. Eppure risultava nullatenente. Gli affari “comprati” dagli assessori, i soldi del business, non finivano ovviamente direttamente a lui. Eppure i carabinieri del Ros nella sterminata galassia di coop coinvolte nell’inchiesta, hanno individuato una società direttamente riconducibile al boss, la coop Cosma. Riporta il Messaggero
Scrive il gip: «Per permettere il rientro dei capitali in favore di Carminati, veniva fatto ricorso all’utilizzo della coop Cosma, una vera e propria scatola vuota, formalmente amministrata dall’avvocato Antonio Esposito, nella quale far transitare, almeno ufficialmente, i proventi dovuti a Carminati in relazione alle attività illecite perpetrate dal sodalizio per il tramite delle cooperative sotto la sfera d’influenza dello stesso. Al riguardo, Buzzi e Caldarelli rivelavano il metodo escogitato a tal fine, concretizzato in una fittizia assegnazione di appalti alla Cosma, appalti il cui espletamento dei lavori sarebbe invece stato effettuato da altre cooperative legate al sodalizio, e, in primis, dalla 29 giugno. Le intercettazioni confermano. «La Cosma non è nostra è di Massimo – spiega Buzzi a un suo collaboratore a dicembre 2012 – ce l’abbiamo noi e lui c’ha messo un avvocato».
La faccenda è presto spiegata: a Massimo Carminati deve arrivare in qualche modo un milione, e sono Buzzi e il commercialista a spiegargli come. Lui si fida, e infatti i soldi arrivano
«Sono sempre Buzzi e Di Ninno – evidenzia ancora il gip – a discutere della possibilità di fatturare l’espletamento di lavori per “guardiania di bagni e spurgo di bagni”, per un ammontare di trecentocinquantamila euro in favore della Cosma, giustificando la necessità con un semplice ”perchè è ora che se..ce alleggerimo… dovemo da’ un milione a Massimo eh!!”». Il 3 settembre, il commercialista spiega: tu trasferisci il pet da Formula Sociale a Cosma, che è sempre di centrodestra, in questa maniera dai i soldi a lui senza darglieli a Cosma, a Massimo, gli dai una banca de sordi, tu in questa maniera glieli dai senza farli vede».
Ancora, le commesse finivano a Cosma e alla 29 giugno, ma solo la seconda lavorava davvero. La Cosma intascava. Serviva solo a quello
C’è la Cosma e la 29 Giugno che c’ha una commessa di primo municipio e San Basilio, sono state gestite da Emilio ma non so se a San Basilio o al primo municipio. Però Cosma non ha lavorato…non ha lavorato un’ora, ha fatto tutto 29 Giugno