Mafia Capitale e tangenti: Odevaine e quegli strani bonifici da figlio ed ex moglie
08/12/2014 di Redazione
A inguaiare Luca Odevaine non sono le chiacchiere di qualche coatto, ma una lista di 44 bonifici che in due anni hanno portato 226mila euro sul suo conto corrente, transitando prima da quello della moglie per sviare i sospetti. Lo riporta Repubblica
LA EX MOGLIE COME TRAMITE – Lei si chiama Lozanda Hernandez Nitza del Valle, sposata con Odevaine nel 2011 e ora divorziata, ed è titolare di un conto corrente sul quale in un paio d’anni sarebbero atterrati oltre duecentomila euro provenienti dai conti di Eriches 29, la cooperativa gestita da Buzzi e coinvolta nell’inchiesta di Mafia Capitale.
QUELLO CHE DECIDEVA DEI MIGRANTI – Odevaine emergerebbe come l’uomo di riferimento del duo Buzzi-Carminati, il rosso e il nero, poiché oltre a vantare referenze come l’essere stato capo del gabinetto di Veltroni e del prefetto Morcone, ora siede al Tavolo per l’accoglienza degli immigrati del Viminale e ha un’influenza reale sul processo decisionale che pianifica la gestione degli immigrati, il core business del gruppo criminale.
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CAUSALI DI FANTASIA A COPRIRE TANGENTI – Un fiume di denaro che poi verrebbe girato dall’ex moglie ai conti di Odevaine. Agli inquirenti sono bastati due estratti conto per collegare quei soldi, che affluivano sui conti della signora Hernandez accompagnati da causali come «canone locazione» o «saldo fattura» senza che siano mai esistiti immobili locati o fatture, con i bonifici in uscita diretti ai conti dell’ex-marito.