Mafia Capitale, sequestro di beni per 16 milioni riconducibili a Buzzi

I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, in prosecuzione delle attività svolte dal Ros dell’arma dei Carabinieri, nel quadro delle indagini sulla cosiddetta Mafia Capitale, stanno eseguendo il sequestro di «ulteriori beni», per un valore di circa 16 milioni di euro, riconducibili a Salvatore Buzzi. Lo si legge in un comunicato della Guardia di Finanza.

 

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Nel dettaglio, il nuovo provvedimento di sequestro è stato emesso dal Tribunale di Roma ed eseguito dal Gico del Nucleo di Polizia Tributaria. Sono stete sequestrate quote societarie, capitale sociale e intero patrimonio aziendale, comprese le disponibilità finanziarie, della Sarim Immobiliare Srl, con sede a Roma, in Viale Palmiro Togliatti 1639, una società operante nel settore della «locazione immobiliare di beni propri». La Sarim- come spiega una nota delle Fiamme Gialle – era legalmente rappresentata e partecipata (con una quota del 6%) da Emanuela Bugitti – già colpita (sia a dicembre scorso e nella retata di pochi giorni fa) da ordinanza di custodia cautelare -, dallo stesso Salvatore Buzzi (con una quota del 6%) e da Carlo Maria Guarany (con una quota dell’1%). La società risulta controllata dalle note cooperative ‘29 Giugno Coop. Sociale Onlus‘, per il 48%, e ‘Formula Sociale a r.l. Onlus‘, per il 4%. Le due cooperative sono già cadute in sequestro il dicembre scorso.

Il patrimonio detenuto dalla Sarim Immobiliare S.r.l. si sostanzia in disponibilità finanziarie, partecipazioni societarie e, soprattutto, in un’unità immobiliare di ben 2.750 mq, ubicata a Roma, in via Santa Maria di Loreto 35, utilizzata dalle cooperative di Buzzi come casa di accoglienza, dedicata a categorie protette (donne, minori, rifugiati e richiedenti asilo). Il valore dei beni oggi cautelati (16 milioni di euro) porta il sequestro totale dei beni cautelati nell’ambito dell’operazione ‘Mondo di Mezzo‘ ad oltre 360 milioni di euro.

(Immagine di copertina: Ansa / fermo immagine Rai)

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