«La mafia, il grande beneficiario dell’ondata di profughi »
01/09/2015 di Redazione
Mafia profughi
, secondo il quotidiano tedesco Die Welt nessuna organizzazione sta traendo maggior beneficio dal forte aumento dei richiedenti asilo registrato in questi mesi rispetto alla criminalità organizzata. La mafia incassa soldi per gestire le strutture, infiltrandosi con società di copertura, e aumenta i suoi profitti grazie alla fornitura di servizi profondamente inadeguati.
MAFIA PROFUGHI
– Il quotidiano tedesco Die Welt ha preso spunto dalla grande eco seguita dal funerale di Vittorio Casamonica per una riflessione sul legame tra mafia e profughi. Dirk Schümer, corrispondente per i temi europei che lavora da Venezia, spiega come
”
i clan siano uno dei veri poteri dominanti di Roma. Hanno infiltrato il business dei campi profughi in modo massiccio. In Italia l’industria dell’accoglienza è controllata quasi completamente dalla mafia. I criminali guadagnano grazie a finanziamenti maggiorati rispetto alle spese sostenute per l’alloggio, servono spazzatura invece che cibo e costruiscono residenze per i richiedenti asilo con il cartone invece che col cemento. L’ondata di profughi arricchisce con continue nuove entrate le casse della mafia,
Il corrispondente di Die Welt smentisce il pregiudizio vigente in Germania sulla mafia, ancora percepita come un’organizzazione nascosta dedita ad affari principalmente illegali. Ormai la criminalità organizzata, rimarca Dirk Schümer, agisce in piena luce con boss che si percepiscono come influenti fornitori di servizi. Tanto legittimi quanto legali, nonostante i capitali illeciti con cui sono talvolta alimentati, e le parallele attività criminali di chi li gestisce.
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MAFIA IN ITALIA
– L’articolo di Die Welt sottolinea come la mafia governi interi quartieri nelle città. Con la violenza e la benedizione di preti e politici la criminalità organizzata gestisce le sue attività bancarie, il traffico di droga, lo smaltimento dei rifiuti, la costruzione di nuovi alloggi, una sorta di società neofeudale.
La mafia, tra Roma e Agrigento, non è più una storia da lettori di romanzi criminali, ma una ben oliata società parallela, che spesso sostituisce uno Stato inefficiente e corrotto.
L’affermazione della mafia è stata simboleggiata dai funerali di Vittorio Casamonica, che ha evidenziato anche come a Roma la criminalità organizzata conduca le proprie attività in modo pubblico, a differenza della segretezza dei boss di Sicilia e Calabria. In questo momento le strutture mafiose nel Meridione d’Italia stanno accogliendo le migliaia di profughi sbarcati a Lampedusa. Il corrispondente di Die Welt sottolinea come in questo modo, oltre ai guadagni garanti dagli appalti per l’accoglienza, la mafia possa reclutare anche un nuovo esercito di riserva per le proprie attività criminali. Contando su disperati che non sanno come procacciarsi le risorse necessarie a sopravvivere nel nostro Paese. Un quadro drammatico, che secondo Dirk Schümer è sottovalutato in Germania, Paese dove la mafia affarista e discreta sta stringendo sempre più legami, come mostrano anche le numerose storie di cronaca giudiziaria di questi anni.
Photocredit: ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images