La bufala di Margherita Gatta no vax in piazza contro il decreto Lorenzin
07/08/2017 di Redazione
Margherita Gatta, il nuovo assessore ai Lavori pubblici di Roma, non è la manifestante no vax in piazza contro il decreto Lorenzin che ha reso obbligatorie le immunizzazioni. La foto di una donna che assomiglia abbastanza a Margherita Gatta è stata molto condivisa sui social media in questi ultimi giorni.
Sul Messaggero di oggi si rimarca come il Campidoglio, in forma ufficiosa, abbia smentito che la manifestante con cappellino, fischietto e canottiera con scritta contro i vaccini obbligatori non sia l’assessore. Si tratta di falsa propaganda, rimarcano i comunicatori del M5S che gestiscono i social media del Comune di Roma. Nel pezzo di Simone Canettieri è contenuto anche un virgolettato di Margherita Gatta che smentisce di essere la militante no vax. Secondo il giornalista del Messaggero il caso è quasi comico, visto che il M5S ha spesso utilizzato card al limite delle bufale nella sua comunicazione sui social media. La fake news, come tutte le notizie non vere, è favorita da elementi di verità che la rendono credibile. Margherita Gatta è infatti sparita da Facebook nei giorni scorsi, dopo che è stata nominata assessore ai Lavori pubblici nella giunta di Virginia Raggi. Il sito Roma fa schifo aveva rimarcato come Gatta in passato avesse condiviso sul suo profilo Facebook fake news contro i vaccini, in favore della cura Di Bella e altre notizie per nulla credibili terapie alternative contro i tumori basata sull’alimentazione. Il sito Roma fa schifo ha evidenziato inoltre come la militante M5S abbia ripreso queste informazioni da siti affiliati alla Casaleggio Associati come Lafucina.it.
Nella speranza che nel frattempo Gatta, visto che ora ricopre un ruolo istituzionale, non abbia fatto pulizia del suo profilo, potete verificare voi stessi a che livello siamo cliccando qui. Un autentico catalogo di distillato di grillismo puro alla potenza ennesima. Un chiaro linguaggio in codice per appartenenti a quella che si configura come una setta politica e sociale: dimmi cosa condividi e ti dirò chi sei; se non dai voce ai siti della Casaleggio, se non metti in circolo notizie false e pericolose non sei un vero attivista! Micidiale onestamente, un vero insulto all’intelligenza umana e al progresso civile dall’Illuminismo in poi.