Marijuana a Washington, Dc, scontro sulla cannabis nella capitale degli Usa
31/03/2015 di Andrea Mollica
La marijuana a Washington, Dc
è diventata un simbolo della battaglia sulla cannabis negli Stati Uniti. Il consenso popolare verso la legalizzazione della droga leggera è vasto, ma a livello politico c’è ancora una forte opposizione contro la marijuana, in particolar modo da parte dei Repubblicani che controllano il Congresso Usa.
MARIJUANA WASHINGTON, DC – Il consumo di marijuana è diventato legale a Washington, Dc, da poco più di un mese. Nella capitale degli Stati Uniti si potrà fumare la cannabis senza conseguenze penali, anche se la vendita così come il commercio rimangono vietati. La svolta è arrivata grazie a un referendum, Iniziativa 91, promosso da Alan Amsterdam, un commerciante che aveva aperto un negozio per accessori per il consumo di marijuana chiuso dopo un raid della polizia. La capitale degli Stati Uniti è disciplinata dalla legge federale, particolarmente severa contro l’utilizzo di ogni droga, incluse quelle leggere. Gli abitanti di Washington, Dc hanno legalizzato la cannabis a netta maggioranza, ma la loro volontà popolare si scontra con l’orientamento dei loro governanti. Essendo territorio federale e non uno Stato autonomo come gli altri cinquanta che compongono gli Usa, a Washington, nel District of Columbia si applica la normativa federale. In questo momento il Congresso degli Stati Uniti è in mano ai Repubblicani, da sempre ostili contro l’utilizzo di tutte le droghe – uno dei programmi più famosi, e controversi, di Ronald Reagan fu la “War on Drugs” – e particolarmente preoccupati per il vasto consenso riscosso dal movimento per la legalizzazione della marijuana.
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MARIJUANA NEGLI USA – I Repubblicani hanno inserito un emendamento nel budget federale per togliere fondi alla legalizzazione della marijuana a Washington, DC. Un trucco per evitare di cancellare il risultato del referendum, senza amplificare una battaglia politica in realtà temuta dal Gop. L’anima conservatrice della destra americana è schierata saldamente contro la cannabis, mentre la corrente libertaria, minoritaria ma influente e decisiva per vincere le elezioni, ha posizioni opposte. Negli Stati Uniti la marijuana sta diventando culturalmente sempre più accettata, tanto che secondo un recente sondaggio di Pew i due terzi degli americani ritengono più pericoloso l’alcol.
Il cinquantadue per cento degli statunitensi, sempre secondo questa indagine demoscopica, è favorevole alla legalizzazione. Dati che sono confermati dalla crescente attenzione di Wall Street per la marijuana, visto che un enorme mercato “nero” – si stima che un settimo degli statunitensi ne faccia uso – sta gradualmente diventando lecito. In quattro Stati – Washington, Colorado, Alaska e Oregon, tutti del libertario West – la marijuana è stata legalizzata. Il movimento pro cannabis inquieta i Repubblicani, ma piace poco pure a Barack Obama, che ha chiesto ai giovani di impegnarsi più contro il global warming piuttosto che per la marijuana libera.
Photocredit: Justin Sullivan/Getty Images