Marina Arduini e la poesia del sensitivo sulla sua morte

Quel lavandino pieno di insetti

Ha messo dolore prima tra i denti
Poi ha sbattuto con forza la testa
Per poi morire senza protesta

Non cercate nella casa quel che ha fatto
Ha ormai provveduto e se ne è disfatto

Il suo corpo ormai consunto

Poco distante dal centro abitato
Sta nascosto in un cascinale
Poco distante dalla statale

TUTTA LA STORIA? – Nel blog in esame l’autore (anonimo) si presenta così:

Un investigatore psichico infatti usa i poteri della mente per conoscere e vagliare fatti e persone. Ma quali strani poteri mette in atto per ottenere tutto questo? Con l’ausilio della telepatia a distanza si penetra la mente delle persone scomparse ancora in vita, attraverso la meditazione in onde theta invece si vede e si sente quello che realmente è accaduto anche ai non più vivi.

Ciascuno può farsi una propria idea sulla credibilità di queste asserzioni. Il punto è che l’autore, un vero e proprio fan di Chi l’ha visto, ha un’opinione – e una poesia – per ciascun caso di cronaca raccontato dalla trasmissione della Sciarelli. Solo che c’è una particolarità.

SARAH SCAZZI E MELANIA REA – Il caso di Melania Rea, ad esempio, è piuttosto interessante per comprenderne il modus operandi: il sensitivo scrive che il giallo ha una soluzione diversa da quella che oggi immaginano gli inquirenti: ad uccidere Melania è stata una soldatessa.

Quel giorno nel fitto bosco con l’amante****
lei ha voluto essere presente
Melania non ha fatto in tempo a giustificare
quel suo tradimento d’oltre mare
che un colpo più potente sferrato senza fendente
l’ha stesa subito per terra
per continuare la grande guerra *****

L’ amante sua, la colpevole
non quella designata nella puntata******
Si tratta di donna soldatessa
conosciuta da poco, rea confessa *

Una teoria che è comparsa spesso nelle cronache del caso che riportavano le indagini degli inquirenti. C’erano anche un paio di sospettate. Ma, a differenza di quello che potrebbe scrivere qualcuno che ha una “linea diretta” con l’assassinata, non c’è nemmeno un particolare che sia in grado di caratterizzare la verità o la falsità della storia. La stessa cosa si può dire per altre poesie “rivelatorie” come quella sul caso Scazzi e via parlando. Le stesse informazioni su Marina Arduini erano state raccontate in altre occasioni sempre dalla trasmissione della Sciarelli. Che evidentemente ha ritenuto di dover omaggiare, più che un veggente, un suo assiduo telespettatore. Ognuno ha i fan che si merita.

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