Marino dovrà spostare l’auto dai posti riservati ai senatori
30/10/2014 di Alessio Barbati
Il sindaco Ignazio Marino dovrà spostare la sua auto dal parcheggio del Senato, dove sosta da più di un anno. La famosa Panda rossa staziona da 14 mesi nei posti riservati ai senatori, sorvegliata giorno e notte dai Carabinieri.
L’INTERROGAZIONE – La decisione è arrivata dalla prefettura dopo le interrogazioni del senatore Ncd Andrea Augello, tre flash-mob e svariati servizi giornalistici. Ieri, il ministero dell’Interno ha posto fine all’ingiustificato privilegio, su indicazione del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro dato che «sono venute meno le condizioni che avevano determinato l’adozione di misure prudenziali» a tutela della Panda del Sindaco. «Ci sono voluti tre flash mob – insiste Augello – una lettera al Presidente Grasso firmata da 30 Senatori e una mia interrogazione parlamentare per costringere il Sindaco di Roma a convincersi che anche lui, come tutti i comuni mortali, se la mattina trova la macchina graffiata, deve rassegnarsi a cercare un normale parcheggio a pagamento in un’autorimessa. Specialmente se nel frattempo pretende di abolire le agevolazioni per la sosta tariffata, costringendo che deve usare la macchina per andare al lavoro a pagare 240 euro al mese di ticket»
LA VICENDA – A maggio 2013 Marino si dimette da senatore e il mese successivo viene nominato sindaco. Il 2 agosto il chirurgo dem chiede di poter parcheggiare la sua auto alle spalle di palazzo Madama in seguito ad un “episodio di danneggiamento”. Si tratterebbe di un graffio di 18 centimetri sulla fiancata dell’auto. Il prefetto domanda così al presidente del Senato Pietro Grasso di accordare il parcheggio gratuito e sorvegliato al sindaco «al fine di tutelare l’incolumità sua e dei famigliari».
IL SERVIZIO DELLE “IENE” – Ieri sera, Dino Giarrusso ha realizzato per “Le Iene” un servizio sulla famigerata Panda rossa. Dopo aver avvicinato, non senza difficoltà, il presidente del Senato è arrivata la serafica risposta «Giri la domanda al Prefetto, io ho solo eseguito un suo ordine». Grasso in realtà si riferisce ad una lettera ricevuta da Pecoraro in cui gli viene chiesto di «valutare la possibilità di poter accogliere la proposta». Ma non è tutto. Il precedente permesso Ztl del primo cittadino portava come data di scadenza il 23 Giugno 2014, quello attualmente esposto ha come data di rinnovo il 21 agosto 2014. Ciò significa che, per due mesi, Marino avrebbe utilizzato la sua macchina in centro, con permesso scaduto. Un’infrazione che a qualsiasi cittadino sarebbe costata circa 4000 euro, più il costo delle ganasce. Una sanzione che, per il momento, non è stata inflitta al sindaco. Lo stesso sindaco che ha sottoposto i romani ad un vero e proprio salasso, tra strisce blu aumentate del 50% e costo dei permessi Ztl decuplicato.