Mario Balotelli e la sigaretta al ritiro Mondiale
07/07/2014 di Maghdi Abo Abia
Nonleggerlo ci propone una pagina di rotocalco in cui è immortalato Balotelli con una sigaretta in mano durante il ritiro della Nazionale azzurra a Mangaratiba, campo base dell’Italia ai Mondiali 2014, avventura durata solo tre partite e conclusasi tra veementi polemiche.
Hai capito la serietà del ritiro azzurro, hai capito l’atleta Balotelli! #comesmooka (Chi #nonrassegna #nonmondiali) pic.twitter.com/NNWpG4wJpH
— Nonleggerlo (@nonleggerlo) 7 Luglio 2014
A quanto pare Mario Balotelli fuma e la cosa è ritornata nelle ultime ore per via di una fotografia scattata a Miami con il calciatore del Milan ritratto mentre si concede una sigaretta sul balcone della sua stanza d’albergo.
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I PRECEDENTI ED IL CASO HUBNER – Inutile dire che fumare fa male e che le prestazioni di uno sportivo risentono notevolmente dell’eventuale sigaretta, Balotelli non è certo l’unico giocatore di serie A fumatore. Calcioblog ci ricorda ad esempio che in passato altri calciatori sono stati beccati con la sigaretta in mano. Parliamo di Buffon, di Nesta, di Iaquinta. Ma sopratutto, il calciatore fumatore per eccellenza negli ultimi anni è stato Dario Hubner, il cui debutto in serie A a 30 anni con la maglia del Brescia è stato raccontato così da Antonio Cristiano su Fantagazzetta.com:
I flash, appunto: i pochi che lo inquadravano quel 31 agosto 1997, giorno dell’esordio in Serie A condiviso con Ronaldo. Era l’Inter di Simoni, ancora in cerca d’autore, e quel giorno mise sotto le giovani Rondinelle. A fine primo tempo, il risultato era fermo sullo 0 a 0: negli spogliatoi, Ronaldo seguiva le indicazioni del mister; Hübner, invece, si mise in un angolo e, come suo solito, cercò la concentrazione fumando una Marlboro. Alla fine, quella partità la vinse l’Inter 2-1, grazie a una doppietta del Chino Recoba. La sfida a distanza, però, la vinse l’insospettabile: nel secondo tempo il Brescia passa in vantaggio. Goal, manco a dirlo, di Dario Hübner
Dario Hübner, unico capocannoniere insieme ad Igor Protti in A, in B, in C, forte di oltre 300 goal in carriera. Eppure Tatanka, questo il suo soprannome, qualcosa ha perso nel corso della sua vita sportiva. Perché, e queste sono le parole dell’allora Presidente del Brescia, Gino Corioni:
Senza grappa e sigarette sarebbe il più forte di tutti
E chissà come sarebbe stato. E chissà come sarebbe Balotelli.