Il marito di Brittany Murphy escluso dal testamento
23/12/2009 di Maria Teresa Mura
Una giovane attrice morta, un marito produttore con ombre sulla sua carriera e le ultime volontà in cui compare solo la madre della ragazza
Chi in questi giorni non ha sentito parlare o letto qualche riga sulla morte di Brittany Murphy, Brittany Anne Bertolotti il suo vero nome, l’attrice di 32 anni trovata morta sotto la doccia in un mare di vomito? La ragazza era conosciuta per essere stata la protagonista di film come 8 Mile, Sin City, Amore e altri disastri anche se il suo ruolo più importante rimane quello interpretato in Dont’ Say a Word in cui impersonava una giovane schizofrenica. Pochi ricordano invece che ha cantato per i soldati a bordo della USS Nimitiz, durante l’invasione dell’Iraq nel 2003. L’attrice era nota per aver abusato in passato di alcol e droghe; in queste ore impazzano le ipotesi più assurde e il gossip più sguaiato sulle cause del decesso, dall’anoressia (pare fosse ossessionata dalla’idea di essere sovrappeso) all’influenza A passando per l’overdose da cocaina, dovuta a una forte depressione per problemi professionali; aveva da poco perso l’ingaggio per il film The Caller perché sembra che avesse dato problemi alla troupe ed era sta sostituita da Rachelle Lefevre anche se il suo agente ha smentito dicendo che l’abbandono del set è dovuto a divergenze artistiche e che non avrebbe nulla a che vedere con gli altri problemi personali dell’attrice. Brittany lavorava nel mondo dello spettacolo da quando aveva nove anni.
LE ULTIME VOLONTA’ – Ad oggi comunque il referto medico indica che la morte sia da attribuire ad un attacco cardiaco, quindi cause assolutamente naturali, anche se dovremo aspettare qualche settimana per poter avere il responso dei test tossicologici. Ora si presenta un nuovo risvolto che farà sicuramente discutere: come riferisce TMZ il sito che ha tra l’altro dato per primo la notizia della morte di Michael Jackson, la Murphy aveva stilato le sue ultime volontà ; la cosa interessante è che risalgono ad un periodo antecedente a quello in cui conobbe il marito, il produttore Simon Monjack. Fonti ben informate dicono che Sharon Murphy, la madre di Brittany, sarà l’unica indicata nel testamento per ereditare l’intero patrimonio della figlia che comprende la casa a Beverly Hills in cui è morta e che aveva acquistato da Britney Spears, e un trust creato molti anni prima di incontrare Simon e di cui la madre è l’unica beneficiaria. In ogni caso Monjack non è nominato in alcun modo. Al momento non è dato sapere se la sfortunata attrice avesse modificato le sue volontà dopo il suo matrimonio. Non c’è alcuna prova che l’attrice abbia aggiunto un codicillo al testamento.
PRODUTTORE O TRUFFATORE? – E ci sono voci che Simon Monjack sia un truffatore: secondo il blog Movieline il regista del film Factory girl George Hickenlooper che Simon aveva prodotto ha dichiarato che Monjack ha sottratto 150 mila dollari dal budget del film, e non ha usato mezzi termini nella sua descrizione del produttore come un criminale e sulla sua influenza distruttiva, a causa della quale aveva messo in guardia la Murphy in più di un’occasione. Riferisce che addirittura negli ultimi tempi Simon non permetteva a Brittany di comunicare con lui. Monjack, nel frattempo, rilasciato questa dichiarazione in risposta ai sospetti: “E ‘una vera tragedia che il successo e la celebrità siano causa di invidia e di avidità, che sono le motivazioni esistenti per attaccare la mia famiglia la mia persona“. Una certezza l’abbiamo: sentiremo ancora parlare di questa storia, e sicuramente e amaramente Brittany sta diventando molto più famosa per la sua morte che per la sua arte.