Perché Martin Shkreli è diventato l’uomo più odiato d’internet
22/09/2015 di Redazione
Martin Shkreli ha 32 anni e dopo una breve e brillante carriera negli hedge fund ha fondato la Turing Pharmaceuticals. Poi ha comprato i diritti su un farmaco vecchio di 62 anni e ne ha aumentato il prezzo del 5.000% dalla sera alla mattina. Non molto innovativo e molto penalizzante nei confronti dei malati, tanto che ora Shkreli è diventato l’uomo più odiato in rete.
Il Daraprim è un farmaco che si usa contro la toxoplasmosi e per i pazienti sieropositivi e che fino a qualche giorno fa costava 13 dollari e 50 a pastiglia e che Martin Shkreli ha deciso invece di vendere a 750 dollari l’una, portando così il costo del trattamento dai 300.000 ai 600.000 dollari a seconda del peso del paziente.
LA MOSSA INFAME DI MARTIN SHREKLI –
Shkreli ha comprato i diritti per il Daraprim ad agosto e ai molti scandalizzati che gli han chiesto motivo dell’infame aumento ha detto che l’azienda deve fare profitti per produrre farmaci migliori e più grandi benefici per tutti, ma per ora pare che «l’innovazione» di cui si dice un araldo la sua azienda si sia limitata al comprare i diritti di un vecchio farmaco salvavita e a taglieggiare le persone che ne hanno bisogno.Non esattamente innovativo.
LE REAZIONI DI MARTIN SHREKLI –
Il Daraprim peraltro non è poco redditizio, ogni pastiglia costa infatti un solo dollaro alla produzione, e il mostruoso aumento andrà a colpire i soggetti più deboli, come i bambini e i sieropositivi, che sono i più vulnerabili dalla forma di parassitosi che riesce a curare . Shkreli ha difeso fieramente la sua scelta anche su Twitter, dove ha risposto insultando persino alcuni giornalisti che, secondo lui, non capiscono niente e non conoscono le cose.
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TUTTI CONTRO MARTIN SHREKLI –
Da lì a diventare l’uomo più odiato d’America e ormai del mondo anglosassone, il passo è stato breve. Alla condanna universale si è unita persino la candidata alle primari democratiche Hillary Clinton, che ha citato la vicenda ad esempio di quello che non va nel mercato farmaceutico.