Chi è Massimo Brunaccioni: bodybuilder vegano
29/05/2017 di Redazione
Un bodybuilder può esser vegano? Ebbene sì, esiste. Ne parla Pif nella sua trasmissione Caro Marziano incontrando Massimo Brunaccioni, 32 anni, personal trainer. Massimo fa gare di bodybuilding (anche natural, ovvero senza sostanze dopanti) e all’estero, negli Stati Uniti. Anziché però nutrirsi con la classica dieta segue un profilo vegano.
No carne, no pesce, no uova, no latte e no derivati. Il latte lo prende solo di soia, avena, mandorla. Massimo sostituisce le proteine animali con quelle vegetali, dalla soia ai cereali. Usa frutta secca, verdura.
La sua colazione tipo? Pancake con farina, cacao, frutta fresca. «Amo gli animali mi sembra assurdo mangiarli», spiega a Pif.
MASSIMO BRUNACCIONI IL BODYBUILDER VEGANO: I MOTIVI
«Abbiamo a disposizioni una infinita di alimenti provenienti dalla natura, non serve ammazzare gli animali», ha aggiunto. Massimo però non è uno di quei vegan rompiscatole. Va spesso a cena con i suoi amici onnivori. «Pochissimi sono vegani e non ho nessunissimo problema», ha spiegato. A cambiare la vita di Massimo è stato il suo cane. Avendo un cane ha iniziato a non accettare il fatto di nutrirsi di animali. Ha iniziato con la carne, poi con il pesce e poi a seguire. Non si ammala da anni, nonsa se questo sia per via del suo regime alimentare. «Il 50 per cento degli antibiotici – spiega – sono destinati ad animali di allevamento non a umani. Per questo spesso ci si cura male». E sul fatto che l’uomo sia onnivoro commenta: «La scimmia non mangia carne».
In una recente intervista Massimo ha dichiarato:
L’uomo nasce frugivoro e non carnivoro o onnivoro. L’anatomia comparata parla chiaro. Analizzando la nostra dentatura, il nostro apparato digerente e la nostra fisiologia, non si possono avere più dubbi su quale sia il cibo ideale di cui si deve nutrire l’uomo. Le teorie che affermano che occorre mangiare un po’ di tutto, che l’uomo nasce onnivoro, che la carne ha le proteine nobili e che il latte fa bene alle ossa, alla luce dei più recenti studi in materia di nutrizione, non hanno più alcun senso. Con questo non è mia intenzione obbligare o pretendere che tutti diventino vegani da un giorno all’altro. Come per ogni scelta importante occorre fare un percorso che ci porti alla consapevolezza che quello che decidiamo di mangiare può fare la differenza sulla nostra salute, su quella del nostro pianeta e su quella dei nostri amici animali. Ma alla luce dei tanti studi a nostra disposizione, sconsigliare di seguire un regime vegano è prova di ignoranza o malafede
Ovviamente non bisogna improvvisarsi vegani. Come spiega a Pif la dieta deve essere ben bilanciata per nutrire veramente.