Massimo Corsaro e le baby-squillo che sono «mignotte»
17/03/2014 di Valentina Spotti
Massimo Corsaro, deputato milanese di Fratelli d’Italia, esprime con un tweet la propria opinione sulla vicenda delle baby-squillo e sui racconti forniti agli inquirenti dalle due ragazzine che si prostituivano ai Parioli. Corsaro affida il proprio pensiero ai 140 caratteri di Twitter, sufficienti a far passare un’idea di fondo: ovvero che la stampa dovrebbe evitare di dipingere le due ragazzine come vittime perché, per quanto giovani, queste restano solo delle «mignotte»:
Adesso però risparmiateci i racconti “sofferti” delle baby-squillo. Mignotte consapevoli e spontanee; giovanissime, ma sempre mignotte.
Corsaro fa riferimento alle tante frasi pubblicate negli ultimi giorni dai giornali di tutta Italia, parte dell’incidente probatorio e dei verbali dell’inchiesta sul giro di baby-prostitute nei quartieri alti della Capitale che vede coinvolto anche Mauro Floriani, marito di Alessandra Mussolini. Una delle ragazzine ha detto che erano trattate «come macchine da soldi», costantemente tenute «sotto pressione» da chi gestiva il giro e che, alla fine, aveva imparato a «svuotare la testa» e a pensare che «tra un’ora e tutto finito».
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Il tweet di Corsaro ha destato una certa eco si Twitter e le risposte arrivano come un fiume in piena: c’è chi, in toni molto urbani, suggerisce all’onorevole di evitare di confondere «la causa con l’effetto», mentre qualche altro utente sceglie toni più coloriti per rispondere:
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(Photocredit copertina: LaPresse)