In Giordania gli stupratori non saranno più protetti dalla legge sul matrimonio riparatore
01/08/2017 di Alice Bellincioni
In Giordania il matrimonio riparatore non salverà più gli stupratori. Oggi pomeriggio, infatti, la Camera bassa ha abolito l’articolo n.308 del codice penale che evitava le condanne per stupro agli uomini che acconsentivano di sposare le loro vittime. Il parlamento di Amman prosegue così l’iter di riforma del codice penale, risalente agli anni 60.
Da allora si contano almeno 159 casi di stupratori sfuggiti alla giustizia grazie alla legge sul matrimonio riparatore. Una norma aspramente criticata da decine di attivisti e dall’organizzazione internazionale per la difesa dei diritti umani, Human Rights Watch, che stamattina si sono radunati oggi davanti al parlamento di Amman.
GIORDANIA, LA VOTAZIONE PER ABOLIRE LA LEGGE SUL MATRIMONIO RIPARATORE IN CASO DI STUPRO
L’esito della votazione, infatti, non era scontato: alcuni parlamentari conservatori preferivano emendare il controverso articolo 308 sul matrimonio riparatore, invece che rimuoverlo del tutto dal codice penale. La loro proposta era di rendere lo stupro non punibile se la vittima minore, in un’età compresa tra i 15 e i 17 anni, era consenziente al momento dell’atto sessuale e se accettava poi di sposare il suo stupratore.
L’abolizione del controverso articolo 308 sul matrimonio riparatore è stato annunciato dal presidente del parlamento giordano, Atef Tarawneh. La votazione pubblica è durata circa 30 minuti e il risultato è stato applaudito dalla società civile e dagli attivisti come «un grande passo avanti» nel conservatore regno hashemita. Ora manca il passaggio alla Camera alta e la firma del re. Prima del voto, il primo ministro giordano, Hani Mulki, ha ringraziato chi ha lavorato per eliminare la legge che proteggeva gli stupratori che accettavano il matrimonio riparatore.
IN GIORDANIA LA RIFORMA DEL CODICE PENALE DEGLI ANNI ’60
Il parlamento giordano è impegnato in questi giorni in una riforma del codice penale: prima dell’articolo sul matrimonio riparatore in caso di stupro, è stato emendato anche un articolo che considerava la «rabbia» come un’attenuante nei casi di omicidio da parte dei familiari uomini. Una norma che permetteva a chi commetteva femminicidio in famiglia di cavarsela anche con soli 6 mesi di carcere.
LA PETIZIONE PER ELIMINARE IL MATRIMONIO RIPARATORE DEL CODICE PENALE GIORDANO
La legge sul matrimonio riparatore era pensata per proteggere l’onore della famiglia, macchiato nel caso in cui una figlia fosse stata stuprata. Per eliminarla, si era attivata anche una petizione online, in cui veniva raccontata la storia della quattordicenne Lubna:
A 14 anni Lubna era la prima della sua classe e i genitori la vedevano già dottoressa. Invece è stata stuprata da un cugino e costretta a sposarlo da una legge pensata per “proteggere l’onore della famiglia”. Quella stessa legge ha lasciato impunito lo stupratore. Oggi il parlamento della Giordania vota per cancellarla, ma alcuni parlamentari conservatori si vogliono opporre. Una campagna-lampo può fargli capire che questa assurdità deve sparire. Firma ora, il nostro appello verrà rilanciato durante il dibattito in aula!