Matteo Renzi intercettato: “Enrico Letta è incapace, gli ho proposto il Quirinale”. La replica: “Parole che si commentano da sole”
10/07/2015 di Redazione
Il duello infinito. Lo potremmo chiamare così quello tra Matteo Renzi ed Enrico Letta. Dopo le intercettazioni pubblicate dal Fatto Quotidiano questa mattina, in cui l’attuale inquilino di Palazzo Chigi definiva “incapace” il suo predecessore, arriva ora la replica di Enrico Letta: “Le frasi di Renzi si commentano da sole” dice l’ex premier raggiunto al telefono.
Cosa aveva scritto il Fatto questa mattina? Il quotidiano diretto da Marco Travaglio riportava il contenuto di una telefonata del Gennaio 2014 tra Matteo Renzi e il Generale Adinolfi.
Matteo Renzi diceva: “Enrico Letta è incapace, gli ho proposto di andare al Quirinale ma bisogna aspettare e Giorgio Napolitano non ne ha alcuna intenzione”. Siamo appunto nel 2014, un mese prima che l’allora “solo” segretario del Pd prendesse ufficialmente il posto di Enirco Letta: nelle intercettazioni del caso Cpl Concordia, incardinata presso la procura di Napoli, si trova la voce dell’ex sindaco di Firenze, che discorre con il comandante interregionale della Guardia di Finanza per Emilia Romagna e Toscana, Michele Adinolfi, suo caro amico.
MATTEO RENZI: “ENRICO LETTA E’ INCAPACE, GLI HO PROPOSTO IL QUIRINALE”
L’intercettazione dà uno spaccato della situazione politica precedente al cambio di guardia a Palazzo Chigi. E’ il giorno del compleanno di Renzi, 39 anni.
A: Come stai amico mio? Tanti auguri, tanti auguri e complimenti. Matteo, spero di vederti in qualche occasione.
R: Con molto, molto piacere. La settimana prossima sarà un po’ decisiva perché vediamo se riusciamo a chiudere l’accordo sul governo. E…
A: Rimpastino?
R: Sì, sì. Rimpastino sicuro. Rimpastone, no rimpastino! Il problema è capire anche… se mettere qualcuno dei nostri…
A:È lì il punto! O stare fuori, va bene?
R:No, bisogna star dentro.
A: Oppure stare dentro.
R:Stare dentro però rimpastone.
A: Significa arrivare al 2015.
R: E sai, a questo punto, c’è prima l’Italia, non c’è niente da fare. Mettersi a discutere per buttare all’aria tutto, secondo me alla lunga sarebbe meglio per il Paese perché lui è proprio incapace, il nostro amico. Però…
A: È niente, Matteo, non c’è niente, dai, siamo onesti.
Matteo Renzi aveva in testa l’idea di aumentare l’intensità del suo coinvolgimento a livello nazionale: un grosso rimpasto di governo, condizionante per Enrico Letta, con l’accordo di proporlo per il Quirinale nel 2016.
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Sulla strada dell’ex sindaco di Firenze c’è però Giorgio Napolitano, che non avrebbe alcuna intenzione di rimanere al vertice dello Stato fino a che Enrico Letta non avesse avuto il limite di età necessario a poterlo candidare al Colle.
R: Lui non è capace, non è cattivo, non è proprio capace.E quindi… però l’alternativa è
governarlo da fuori…
A: Secondo me il taglio del Presidente della Repubblica
R : Lui sarebbe perfetto, gliel’ho anche detto ieri.
A: E allora?
R:L’unico problema è che … bisogna aspettare agosto del 2016. Quell’altro non c’arriva, capito? Me l’ha già detto.
A: Sì sì, certo certo.
R: Quel l’altro 2015 vuole andar via e … Michele mi sa che bisogna fare quelli che… che la prendono nel culo personalmente… poi vediamo magari mettiamo qualcuno di questi ragazzi dentro nella squadra… a sminestrare un po’ di roba.
A: Sì sì, ho capito .
R: Purtroppo si fa così.
A: Non ci sono alternative, perché quello, il numero uno non molla e quindi che fa
E il patto del Nazareno, dimostrano i colloqui, era firmato ben prima che Silvio Berlusconi varcasse le porte di Largo del Nazareno: i contatti fra il futuro premier e il leader del centrodestra erano già aperti dopo l’insediamento di Renzi al vertice del Partito Democratico.
R: E poi il numero uno anche se mollasse… poi il numero uno ce l’ha a morte con Berlusconi per cui… e Berlusconi invece sarebbe più sensibile a fare un ragionamento diverso. Vediamo via, mi sembra complicata la vicenda.
A: Matteo, intanto t’ho mandato una bellissima cravatta.
R: Grazie.
A: (…) Se vuoi il colore lo puoi cambiare, ci sono dei rossi e dei neri, va bene? (ride)
R:No ma va bene, poi io amo il calcio minore per cui va bene.. un abbraccio forte.
A: Che stronzo! Ciao, ciao. Buon compleanno, buona giornata.
Il comandante Adinolfi, si capisce, è milanista.