Matteo Renzi da François Hollande riapre la partita della Libia
26/11/2015 di Tommaso Caldarelli

Matteo Renzi ha parlato con François Hollande: uscendo dall’Eliseo il presidente del Consiglio dei Ministri ha ribadito che l’Italia è presente sullo scenario internazionale a fianco della Francia e dell’Europa, in più contesti; che il suo impegno è confermato ma che è necessario tornare sugli errori del passato. L’attenzione dell’Italia, ribadisce Renzi, è sulla soluzione diplomatica dei problemi geopolitici, alla conferenza di Vienna dove sta agendo il superdiplomatico italiano Staffan De Mistura e in cui, dice Renzi, è necessario tornare a parlare di Libia.
MATTEO RENZI DA FRANCOIS HOLLANDE RIAPRE LA PARTITA DELLA LIBIA
La Libia, “il pasticcio libico” che viene preso a modello delle esperienze da non ripetere, è stato causato in massima parte dalle politiche estere francesi. Su questo, dice Renzi, bisogna tornare.
L’Italia conferma i propri impegni a fianco dell’Unione Europea e della Francia. Dal punto di vista diplomatico guardiamo con grande interesse al processo di Vienna sulla Siria e siamo impegnati perché la finestra di opportunità possa allargarsi alla Libia.
E ribadisce, Renzi, parlando direttamente con i primi responsabili della questione, che la Libia “deve essere la nostra prossima priorità”, perché rischia di diventare “la prima delle urgenze”.
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Il quadro, spiega Renzi, è quello della costruzione di un nuovo modello di alleanze, “una coalizione più inclusiva”, che consenta alle forze in campo di arrivare all’obiettivo finale: “La distruzione di Daesh, e del disegno atroce e allucinante che esso rappresenta”.
L’Italia, chiaramente, c’è: “A livello militare, in molti casi assieme alla Francia, non solo in Libano, nella coalizione contro Daesh in Iraq Siria, in Iraq, in Kosovo, in Africa dove è forte l’impegno francese e anche noi siamo presenti, penso alla Somalia”. Dall’Italia interviene a strettissimo giro Matteo Salvini, interrogato su Omnibus su La7: “Renzi non ha detto niente. Cosa ha detto? Ha detto che i terroristi sono cattivi, che abbracciamo i francesi, che i bambini in Italia cantano la marsigliese. E quindi? Soldi, uomini, controlli?”.
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